L’aria infetta, non è sicura per gli ipocondriaci

Carl Zimmer, scrive di scienza per il New York Times e riviste come Discover, dove è redattore e editorialista. E’ l’autore di dodici libri, il più recente è Science Ink: Tattoos of the Science Obsessed. Recentemente sul suo blog, The Loom, ha scritto:
«Oggi, mentre stavo impostando una ricerca sul nostro mondo microbico, mi sono imbattuto in questo interessante articolo pubblicato nel numero di agosto di The Journal of  Virology.
Un team di scienziati coreani ha utilizzato alcune trappole per catturare virus e batteri che fluttuano nell’aria. Hanno creato le trappole a Seoul, nella parte occidentale della Corea, in tre diversi tipi di utilizzo del suolo (un quartiere residenziale [RD], una foresta [FR], e un complesso industriale [IC]).
In base a quanto catturato dalle trappole, se ne sono usciti con le seguenti stime:
– in ogni metro cubo d’aria, ci sono tra i 1,6 milioni e 40 milioni di virus;
– in ogni metro cubo d’aria, ci sono tra 860.000 e 11 milioni di batteri.
Dato che noi respiriamo  circa 0,01 metri cubi di aria ogni minuto, con un semplice calcolo basato su questi risultati si evince che ogni minuto si respirano alcune centinaia di migliaia di virus.
La metà dei virus, specie i virus noti, intrappolati dagli scienziati non ha prodotto alcun risultato, la maggior parte di virus appartengono a gruppi che infettano piante o mammiferi.
Una nota per gli ipocondriaci: in base alla ricerca coreana, trattenere il respiro può impedire ai virus di entrare nel tuo corpo, ma per una scelta di vita, ha alcuni svantaggi».

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