L’Arabia Saudita ha implementato un sistema elettronico per avvertire i mariti quando le mogli stanno per lasciare il paese

Le donne in Arabia Saudita, non sono autorizzate a lasciare il paese senza il permesso firmato dai loro mariti.
 Agence France-Press, riporta la notizia di un nuovo sistema elettronico, implementato dall’Agenzia d’immigrazione saudita, invia messaggi di testo ai mariti quando le loro mogli stanno per prendere il volo dal King Khaled International Airport, vicino a Riyahd.
L’Arabia Saudita, un paese notoriamente repressivo, come paese peggiore per le donne è secondo solo all’India, come riportato da un sondaggio globale pubblicato da TrustLaw, un servizio d’informazione legale gestito dalla Thomson Reuters Foundation. Tra i primi cinque posti peggiori per le donne nei diciannove paesi che compongono il gruppo di venti nazioni più ricche (esclusa l’Unione Europea), l’India e l’Arabia Saudita, precedono l’Indonesia, il Messico e il Sudafrica.
Le donne in Arabia Saudita, possono guidare la macchina solo con un uomo al fianco, hanno appena ricevuto il diritto di voto alle elezioni comunali dello scorso anno, per tradizione devono coprire la maggior parte del loro corpo con il burqa o niqab.
Yasmeen Hassan, direttore globale di Equality Now, ha detto:
«Le donne e le ragazze sono trattate come esseri inferiori, per tutta la vita vivono sotto il controllo del maschio, con restrizioni in materia di occupazione, la partecipazione politica, i viaggi, l’istruzione e la sanità».
In Arabia Saudita, l’introduzione di questa nuova tecnologia di monitoraggio non è una novità perché alle donne è già negato il diritto di lasciare il paese senza il permesso del marito. Le autorità saudite non hanno fornito dettagli sul nuovo controllo elettronico. Il sistema di monitoraggio sulla base delle informazioni a disposizione, non può essere riferito a un dispositivo fisico simile al braccialetto elettronico, richiederebbe un’efficace infrastruttura per la distribuzione e gestione dell’hardware.
Il controllo, in effetti, sembra essere più semplice: alle frontiere e negli aeroporti le autorità d’immigrazione dopo aver accertato l’identità di una donna sposata, cercano nel database gli estremi del marito per avvertirlo “elettronicamente” con un messaggio di testo. Naturalmente è un sistema di controllo spaventoso con un database che fornisce nomi di donne associati ai rispettivi guardiani che di solito corrispondono a mariti o padri.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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