Lampioni nei parchi alimentati con gas metano prodotto con i rifiuti organici dei cani

Il progetto Parco Spark in un parco di Cambridge, Massachusetts, dell’artista concettuale Matteo Mazzotta è stato finanziato dal MIT (Massachusetts Institute of Technology) una delle più importanti università di ricerca del  mondo, in collaborazione con il Comune di Cambridge.

E’ un sistema semplice e passivo, utilizza il calore e la luce per bruciare il metano generato dai rifiuti organici del cane. Il dispositivo funziona utilizzando il naturale processo di decomposizione anaerobica in un contenitore a tenuta stagna dove la materia organica è tenuta per la produzione di metano.
I proprietari di cani nel parco, raccolgono le feci in uno speciale sacchetto biodegradabile e lo buttano nel dispositivo un contenitore cilindrico a tenuta d’aria dove le feci del cane sono trattate per separarle dai batteri anaerobici, in questo modo si ottiene il metano che può essere utilizzato come combustibile. In questo progetto nel parco è utilizzato per alimentare un lampione a gas.
Matteo Mazzotta artista concettuale è interessato a far utilizzare l’energia nel modo scelto dalla comunità, per questo nelle prossime settimane il progetto Parco Spark sarà al centro di riunioni di progettazione per raccogliere le idee della comunità per scegliere come utilizzare al meglio, l’idea.
 Attualmente quando il materiale organico va in discarica, rilascia metano in atmosfera. Il metano è un potente gas serra è circa ventitré volte più dannoso dell’anidride carbonica. Attraverso la "decomposizione anaerobica" a caldo si ottiene, oltre al biogas, l’abbattimento del carico inquinante.
In futuro si spera d’installare nei parchi degli Stati Uniti il dispositivo di Mazzotta.
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