La navicella spaziale israeliana Beresheet non riesce ad atterrare sulla Luna

La navicella spaziale israeliana “Beresheet” dopo un guasto al suo motore principale poco prima dell’allunaggio si è schiantata sulla superficie lunare.
“Beresheet”, dal nome della prima parola del primo libro della Torah – Genesi (che significa “all’inizio“), era decollata da Cape Canaveral lo scorso 22 febbraio, ha quasi completato il suo viaggio di 6,5 milioni di chilometri verso la superficie lunare. E’ riuscita a entrare nell’orbita lunare, un risultato raggiunto solo da sette paesi.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in seguito al risultato, ha immediatamente annunciato che Israele farà un altro tentativo, probabilmente nei prossimi due o tre anni. Ha detto: «Se all’inizio non ci riesci, prova ancora».
Il presidente israeliano Reuven Rivlin ha rassicurato i bambini riuniti nella sua residenza che, nonostante il finale, la missione ha avuto successo per Israele: «un risultato grande ed eccellente – che non è stato ancora raggiunto. E’ questa una notte importante per lo Stato di Israele, non bisogna essere delusi, dobbiamo lodare ciò che abbiamo realizzato».
La navicella spaziale “Beresheet” è un progetto di Space IL, iniziato otto anni fa quando i suoi cofondatori hanno tentato di vincere la competizione spaziale Google Lunar X Prize per sbarcare una nave spaziale sulla Luna, percorrere 500 metri e tornare sulla Terra con video e immagini (annunciata alla Wired Nextfest il 13 settembre 2007 è stata ufficialmente conclusa, senza vincitori, il 23 gennaio 2018).
Yariv Bash, Yonatan Weintraub e Kfir Damari, imprenditori israeliani di SpaceIL, per la missione hanno acquisito il sostegno di numerosi donatori, tra cui la miliardaria canadese Morris Kahn.
La missione di SpaceIL è stata assistita dalla NASA, solo gli Stati Uniti, la Russia e la Cina hanno raggiunto l’obiettivo di far allunare i loro veicoli spaziali.

Beresheet sonda lunare israeliana