La Nasa progetta l’utilizzo d’idrogeno liquido criogenico come combustibile per aerei elettrici

I ricercatori dell’Università dell’Illinois stanno conducendo un progetto finanziato dalla NASA per sviluppare un nuovo tipo di combustibile per gli aerei completamente elettrici.
I miglioramenti delle configurazioni dei veicoli e del sistema motore sebbene negli ultimi decenni abbiano aumentato l’efficienza di volo, la continua dipendenza dai combustibili idrocarburi rende fluttuanti i costi operativi degli aeromobili. Ciò significa che l’aviazione commerciale continuerà a contribuire in misura rilevante alle emissioni di gas serra nel settore dei trasporti nazionali e internazionali.
Le previsioni per i viaggi aerei negli Stati Uniti dovrebbero aumentare del 90% entro i prossimi 20 anni, portando a maggiori emissioni.
Il progetto della Nasa nel tentativo di affrontare questi problemi, propone per l’aviazione un fondamentale passaggio dal cherosene (jet fuel) a fonti di energia più sostenibili e l’introduzione di nuovi sistemi di propulsione elettrica per gli aerei commerciali.
La Nasa fornirà 6 milioni di dollari nell’arco di tre anni al Centro per le tecnologie elettriche criogeniche ad alta efficienza per gli aeromobili (Cheeta).
Phillip Ansell, professore assistente del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale della Campagna Urbana, ricercatore principale del progetto, ha detto:
«In sostanza, il programma si concentra sullo sviluppo di una piattaforma aeronautica completamente elettrica, utilizza l’idrogeno liquido criogenico come metodo d’immagazzi-namento dell’energia».
L’energia chimica dell’idrogeno è convertita in energia elettrica attraverso una serie di celle a combustibile, attivano il sistema di propulsione elettrica ultra-efficiente. I requisiti di bassa temperatura del sistema a idrogeno offrono anche l’opportunità di utilizzare superconduttori, o senza perdita, trasmissione di energia e sistemi di motori ad alta potenza.
Phillip Ansell ha aggiunto:
«Il funzionamento è simile alla risonanza magnetica, tuttavia, questi necessari sistemi di trasmissione elettrica non esistono ancora, i metodi per integrare le tecnologie di propulsione elettrica in una piattaforma aeronautica non sono ancora stati stabiliti in modo efficace. Il progetto cerca di colmare questa lacuna, apportando contributi fondamentali nelle tecnologie che permetteranno l’utilizzo di velivoli completamente elettrici del futuro».
Kiruba Haran, professore associato del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica dell’Università dell’Illinois, ricercatore principale del progetto, ha detto:
«I progressi degli ultimi anni nel campo delle macchine non criogeniche e degli azionamenti hanno avvicinato alla realtà la propulsione elettrica dei jet regionali commerciali, ma i sistemi criogenici pratici rimangono il “Sacro Graal” per i grandi aerei a causa della loro ineguagliabile densità di potenza ed efficienza.
Le partnership che sono state stabilite per questo progetto ci permettono di affrontare rilevanti ostacoli tecnici che esistono lungo questo percorso».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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