La molecola della pelle di rana può sbloccare un nuovo trattamento del diabete di tipo 2

Il nuovo studio ha scoperto che una molecola secreta dalla rana toro dell’Asia orientale, potrebbe offrire un nuovo promettente trattamento per il diabete di tipo 2.
La ricerca in fase iniziale presentata alla Diabetes UK Professional Conference 2023 ha rivelato che nei topi, la proteina era efficace nell’aumentare la produzione di insulina e nel migliorare la tolleranza al glucosio.
È stato evidenziato che più di cinque milioni di persone nel Regno Unito vivono con il diabete e circa il 90% di loro ha la forma di tipo 2 della malattia, questa condizione si verifica quando l’insulina prodotta dalle cellule beta del pancreas non funziona correttamente o l’organo non produce abbastanza ormone.
La gestione del diabete di tipo 2 può essere difficile, rendendo fondamentale la disponibilità di varie opzioni terapeutiche, alcuni farmaci, come Trulicity e Ozempic, si basano su sostanze presenti nei veleni degli animali e nelle secrezioni della pelle.
La precedente ricerca finanziata da Diabetes UK ha scoperto una molecola nelle secrezioni della pelle di rana chiamata Tigerinin-1R, che può aumentare il rilascio di insulina e sopprimere il glucagone, un ormone che aumenta i livelli di zucchero nel sangue.
Opeolu Ojo scienziato dell’Università di Wolverhampton, il suo interesse di ricerca è nella scoperta di farmaci, in particolare per lo sviluppo di nuovi agenti antidiabetici. Ha condotto uno studio che ha esaminato gli effetti della combinazione della Tigreinina-1R con un ormone chiamato GIP, un componente dell’attuale farmaco Tirzepatide per il diabete di tipo 2, questo farmaco attiva il rilascio di insulina dal pancreas e sopprime l’appetito.
I risultati hanno mostrato che le due molecole, quando combinate, non hanno causato problemi di sicurezza, hanno migliorato la secrezione di insulina nelle cellule di laboratorio. Il farmaco a doppia combinazione rispetto alla Tigerinina-1R ha aumentato nei topi con diabete di tipo 2 la produzione di insulina del 50%  e del 30% rispetto al solo GIP. Il farmaco combinato nei topi è stato anche più efficace nel migliorare la tolleranza al glucosio.
Opeolu Ojo nella sua ricerca ha sottolineato il notevole potenziale dei peptidi dalle secrezioni cutanee degli anfibi, soprattutto per quanto riguarda l’uso clinico per il trattamento del diabete di tipo 2, ha detto:
«Combinando questi peptidi con alcune delle molecole che il nostro corpo produce naturalmente, il nostro desiderio è quello di creare un’alternativa sicura e potente agli attuali farmaci antidiabetici, che hanno molti problemi, tra cui i loro effetti collaterali e la possibilità di ripristinare la capacità dell’organismo di controllare il glucosio nel sangue».
Elizabeth Robertson, direttrice della ricerca presso Diabetes UK, ha elogiato la ricerca per aver scoperto il potenziale inutilizzato della molecola, che potrebbe portare a migliori opzioni di trattamento. Ha affermato:
«Non vediamo l’ora di esplorare come questo nuovo entusiasmante trattamento combinato, potrebbe essere utilizzato per aiutare le persone che vivono con il diabete di tipo 2, a gestire i livelli di zucchero nel sangue e ridurre potenzialmente il rischio di gravi complicanze legate al diabete».

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