La banda del buco di oggi, i vari Tremonti, Brunetta e Sacconi, erano i consiglieri della banca del buco di Craxi

Uno della banda del buco – Nei tre anni di indefessa azione, l’attuale governo Berlusconi, con Tremonti ministro dell’Economia, ha aumentato il debito pubblico di 250 miliardi di euro.

Tremonti, Brunetta, Sacconi, non erano già consiglieri di Craxi negli anni in cui il debito pubblico italiano esplose a dismisura? Certo che sì, e dunque la banda del buco di oggi è la banda del buco di ieri, con appena qualche variante (non che ci manchi De Michelis, intendiamoci).
Accorpare le feste civili (non quelle religiose: sacrilegio!) alla domenica che le segue. Tra le trovate della cosiddetta “manovra” che mette le mani nelle tasche degli italiani, pare la più bizantina. Si parla di tre feste: 25 aprile, Primo maggio e 2 giugno. Dalla cui abolizione si ricaverebbe – secondo gli esperti – lo 0,2 per cento di crescita in più.
«Fanno così in tutta Europa», ha detto Tremonti. Strano, a noi non risulta che i francesi festeggino il 14 luglio, che so, il 15, il 16 o il 17.
Urge proposta alternativa. Eccola. Nei tre anni di indefessa azione, l’attuale governo Berlusconi, con Tremonti ministro dell’Economia, ha aumentato il debito pubblico di 250 miliardi di euro. Essendo oggi il nostro debito arrivato a quota 1.900 miliardi, si può dire che la banda Berlusconi ha aumentato i nostri debiti di oltre il 13 per cento in solo tre anni. Del resto, perché stupirsi? Tremonti, Brunetta, Sacconi, non erano già consiglieri di Craxi negli anni in cui il debito pubblico italiano esplose a dismisura? Certo che sì, e dunque la banda del buco di oggi è la banda del buco di ieri, con appena qualche variante (non che ci manchi De Michelis, intendiamoci).
Ora, nell’ambito di una seria manovra di pareggio del bilancio e di riduzione progressiva dell’enorme palla al piede che si chiama debito pubblico, non si potrebbero accorpare Tremonti, Sacconi, Brunetta e altri geni dell’economia a una qualunque domenica? Va bene, se ci tenete fate i ministri, d’accordo, ma solo alla domenica, o il 30 febbraio, o in speciali finestre del calendario in cui si possano limitare i danni. Sarebbe un sacrificio, certo,mail Paese ne trarrebbe giovamento.

Articolo di Silvia Ballestra, letto su L’unità del 17 agosto 2011, pag. 18

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Comments ( 4 )
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  • linodigianni

    bell'articolo, Bravo Patti che l'hai riportato..si, sono come quei camorristi che fanno il gioco delle tre carte.Appena spariranno, nessuno si ricorderà di loro, se non per i furti al popolo ( e l'aumento degli armamenti?)

  • Pattinando

    Ciao, Lino, contento di rileggerti 🙂

  • donburo

    Siamo in mano a dei dilettanti… questa è la realtà dei fatti…

  • Pattinando

    @ donburo – Guai a chiamarli dilettanti, loro si considerano i professionisti dello sfascio :-).