Kiviaq – Probabilmente è il piatto di carne più disgustoso del mondo

Kiviaq, suona come un nome esotico, ma aspettate di sentire come si prepara. Vi garantisco che perderete completamente l’appetito. Immaginate un piatto dal sapore pungente, pregno di puzzo che la gente è costretta a mangiare fuori, in modo da non far ristagnare l’odore dentro casa per intere settimane.
Prima di continuare nei particolari, devo dirvi di cosa si tratta, per mettere in guardia tutti quelli che sono particolarmente sensibili e schizzinosi: il Kiviaq, non è per voi.
Il piatto è una specialità invernale, consumato da  secoli nell’estremo nord della Groenlandia dagli Inuit, uno dei due gruppi principali ( l’altro sono gli Yupik),  nei quali sono divisi gli Eschimesi (secondo alcuni, la parola eschimese significa “mangiatore di carne cruda“).
La preparazione del Kiviaq comporta in realtà un ingegnoso metodo di conservazione del cibo che è venuto in essere a causa della grave carenza di cibo nei mesi freddi.
E’ un piatto a base di piccoli Auk, uccelli marini simili ai pinguini, piuttosto difficile da digerire per chi non è abituato. Sì, avete letto bene, i piccoli uccelli marini fermentati, consumati crudi, dal sapore misto tra liquirizia e formaggio, più o meno sono l’essenza del piatto.

Preparazione del Kiviaq
La preparazione del Kiviaq, consiste nello scuoiare una foca marina, rimuovere tutta la sua carne fino a lasciare solamente uno spesso strato di grasso sotto la pelle.
L’involucro di pelle così trattato, è cucito nella forma di una sacca, riempita fino al bordo con circa trecento, cinquecento piccoli uccelli Auk.
La sacca dopo essere stata completamente riempita, viene cucita, sulle cuciture è spalmato il grasso per tenere lontano le mosche.
La sacca di pelle di foca con il suo contenuto è lasciata fermentare sotto un mucchio di pietre per un periodo minimo di tre mesi, talvolta, anche fino a diciotto mesi.
La caccia  per procurare carne fresca nella stagione invernale è dura, quasi impossibile a causa del buio e del ghiaccio pericoloso. In questo periodo l’unico consumo di carne è quella fermentata, consumata cruda.
Il Kiviaq è considerato una prelibatezza, consumato soprattutto in occasione di feste e sagre. Il piatto indubbiamente rappresenta un metodo di risorsa di conservazione degli alimenti, che garantisce la sopravvivenza in condizioni difficili.
Non posso fare a meno di dirlo, sono contento di non mangiare o odorare questa roba.

AukcarneGroelandiaKiviaq
Comments ( 2 )
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  • etario

    Sarà che sono schizzinoso, ma da come hai descritto questa pietanza, già mi gira lo stomaco!:-D
    Sicuramente meglio lo spezzatino di canguro!

  • Pattinando

    Per digerirlo, sarai costretto a fare balzi enormi … :-).