Josè Angel Salazar, 14 anni, venezuelano, è il più giovane direttore d’orchestra (video)

Jose Angel Salazar, a due anni ha ricevuto il suo primo strumento musicale, il cuatro, o piccola chitarra a quattro corde. A otto anni ha pianto per l’emozione provata ad un concerto di fanfare.
Ora, a soli quattordici anni è il più giovane direttore d’orchestra del Venezuela, forse il più giovane del mondo. E’ l’ultimo prodigio formato dalla famosa scuola venezuelana El Sistema (Il Sistema, un modello didattico musicale, ideato e promosso in Venezuela da José Antonio Abreu, consiste in un sistema di educazione musicale pubblica, diffusa e capillare, con accesso gratuito e libero per bambini e adolescenti di tutti i ceti sociali).
El Sistema dalla metà degli anni  settanta, ha insegnato a centinaia di migliaia di giovani, molti provenienti dalle povere baraccopoli del  Venezuela, a “giocare” nelle orchestre. I sostenitori del programma dicono che aiuta i giovani ad essere più disciplinati, a fare meno assenze ingiustificate a scuola, ad aumentare la loro autostima.
Josè Angel Salazar, intervistato da Reuters, nell’isola caraibica di Margarita, dove è nato, ha detto:
“Per un ragazzo di quattordici anni dirigere un’orchestra e al tempo stesso andare a scuola è un miracolo che accade solo in Venezuela”.
L’adolescente (è il secondo di tre fratelli), con l’aiuto di due insegnanti locali, si diletta tra le complesse sinfonie di Franz Schubert e le aperture di Antonio Vivaldi.
Ricorda con piacere il concerto diretto recentemente (vedi video), davvero emozionante con  i musicisti in sala che lo hanno applaudito calorosamente quando è stato invitato a salire sul palco per dirigere quaranta giovani, alcuni della sua stessa età, dell’Orquesta Sinfónica Juvenil e Infantil Regional de Nueva Esparta.

Dopo aver diretto due brani, con la sua famiglia orgogliosa ad osservare da un box privato, ha ricevuto una lunga standing ovation.
Josè Antonio Abreu, un pianista locale, politico e professore di economia, ha fondato El Sistema nel 1975 per offrire ai ragazzi poveri ( soprattutto quelli delle baraccopoli “barrios” con alcuni tra i più alti tassi di omicidi al mondo), una formazione musicale classica.
Oggi, si compone di 180 orchestre e circa 350.000 giovani musicisti. Recentemente 2.000 giovani di El Sistema, hanno entusiasmato i passeggeri della metropolitana di Caracas, quando hanno suonato alcuni concerti simultanei in ventitre stazioni.
L’ex alunno più famoso di El Sistema è Gustavo Dudamel, trentuno anni, ora è attuale direttore dell’orchestra sinfonica di Göteborg, dell’orchestra nazionale del Venezuela e della Los Angeles Philharmonic.
Un altro prodigio, uscito dalla scuola di El Sistema, è Edicson Ruiz, a diciassette anni divenne il più giovane musicista a far parte della Filarmonica di Berlino.
Le orchestre giovanili ispirate ai metodi di José Antonio Abreu, sono in fase di realizzazione a Los Angeles, Scozia e Spagna .

Le ambizioni di Josè Angel Salazar
Josè Angel Salazar, tra una prova e l’altra, intervistato da Reuters, ha detto:
«Ho in progetto di studiare le lingue, come fan di  Schubert, inizierò con il tedesco. Il mio amore per Schubert, e la musica classica in generale, è iniziato quando aveva 8 anni, vidi un concerto nella mia città, Margarita, di una banda locale, con un trombettista della Filarmonica di Berlino. Volevo suonare la tromba. Mi ricordo di aver pianto tre volte, la musica di quella tromba mi aveva stregato.
Ben presto ho abbandonato le lezioni di karate a favore della mia nuova passione. Ho iniziato a studiare la musica e vari strumenti, tra questi, il violino. Eccellevo in questo strumento, fui subito nominato “primo violino” dell’orchestra. Suono anche la chitarra e il “cuatro” (vedi video).

La prima volta che ho diretto l’orchestra è accaduto casualmente:
“La nostra insegnante, mentre stavamo provando con l’orchestra, sospese la lezione per andare in una riunione. Dal momento che nessuno poteva sostituire l’insegnante, ho messo giù il violino è ho iniziato a dirigere l’orchestra della classe.
In poco tempo, sempre sotto l’occhio vigile del mio maestro, Felipe Izcaray, ho continuato a fare il direttore d’orchestra, a dirigere ragazzi che avevano il doppio della mia età.
La mia vita è stata assorbita dalla musica, dopo le lezioni a scuola, ogni sera resto fino a tardi a provare le lezioni. E’ solo durante i fine settimana, quando non ci sono concerti, che ho qualcosa di simile a una vita normale di adolescente con i suoi amici.
Il mio sogno è di dirigere a New York, nel leggendario Carnegie Hall, o al Teatro Bolshoi di Mosca.
Voglio continuare a migliorarmi così in futuro potrò trasmettere i doni che sto ricevendo ora».

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