Jiko-Shisen-kyofu – La paura del proprio sguardo, una fobia tutta giapponese

Il "The Australian and New Zealand Journal of Psychiatry"  ha un interessante articolo sullo studio di una diagnosi psichiatrica giapponese che non sembra avere un equivalente in occidente: "La paura del proprio sguardo" (Jiko-Shisen-kyofu).

Jiko-Shisen-kyofu - Fobia giapponese:  paura del proprio sguardoLo scopo dello studio è stato quello di presentare le caratteristiche cliniche della "paura del proprio sguardo" agli psichiatri occidentali.
Il sistema diagnostico giapponese riferito al Taijin-kyofusho (paura delle relazioni interpersonali), si compone di quattro sottotipi, vale a dire: sekimen-kyofu (fobia di arrossire), shubo-kyofu (fobia di un viso deformato / corpo), Jiko-shu-kyofu (fobia del proprio corpo cattivo odore), e Jiko-Shisen-kyofu (paura del proprio sguardo).
La fobia Jiko-Shisen-kyofu, è stata indicata agli psichiatri di tutto il mondo perché  – rispetto alle altre fobie -, sembra non avere un equivalente in occidente.
Gli psichiatri, al termine dell'incontro hanno confermato che fino ad oggi: "Nessun caso con un quadro chiaro della fobia del proprio sguardo, è stato segnalato in occidente".
Jiko-Shisen-kyofu (paura del proprio sguardo)
è caratterizzato dal timore di assumere un atteggiamento offensivo e incontrollabile rivolto a persone vicine.
In Giappone, gli individui con tale fobia, sono autoconvinti di possedere uno sguardo disagevole per gli altri. Le persone con questa diagnosi interpretano il banale comportamento degli altri (ad esempio un colpo di tosse, una risata, uno starnuto, il girare la testa, ecc.), come prova della loro convinzione. Tali pazienti si vergognano profondamente, si sentono umiliati e non accettati, molti alla fine arrivano ad evitare contatti sociali.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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