Istituto di ricerca dell’ONU avverte, i robot e l’intelligenza artificiale potrebbero destabilizzare il mondo

L’Istituto di Ricerca Criminale e Giustizia Interregionale delle Nazioni Unite (Unicri) ha lanciato l’allarme in occasione dell’apertura del Centro per l’Intelligenza Artificiale e la Robotica a L’Aia, il primo centro dell’ONU focalizzato sull’intelligenza artificiale e sui possibili rischi che potrebbero derivare da tali tecnologie.
Irakli Beridze, consulente strategico di Unicri intervistato da De Telegraaf il più grande quotidiano olandese, ha detto:
«Gli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale (IA) sono stati associati a grandi rischi, devono essere affrontati. Se le società non si adattano rapidamente, ciò può causare instabilità.
I progressi nella robotica e nell’intelligenza artificiale negli ultimi anni hanno portato ad alcuni incredibili sviluppi in vari campi, tuttavia, la stessa tecnologia ha anche sollevato una serie di preoccupazioni legali, etiche e sociali, alcune delle quali potrebbero anche essere pericolose per il benessere e la sicurezza degli esseri umani, ad esempio la disoccupazione di massa o l’aumento di autonomi “robot killer”.
Il nuovo ufficio dell’ONU per affrontare questi problemi, avrà il compito di esaminare e prevedere le minacce riguardanti l’Intelligenza Artificiale; non sarà l’unico compito, oltre ai potenziali rischi, esplorerà anche i plausibili vantaggi delle macchine intelligenti, cercare di impiegare i progressi dell’IA per aiutare a raggiungere gli obiettivi dell’ONU.
Uno dei nostri compiti più importanti è costituire una rete di esperti provenienti dalle imprese, istituti di conoscenza, organizzazioni della società civile e dei governi. Certamente non vogliamo invocare un divieto o un freno alle tecnologie. Esploreremo anche come la nuova tecnologia possa contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, per questo vogliamo avviare progetti concreti. Non saremo un club di chiacchiere».
La Cina, la Russia e gli Stati Uniti sono già in corsa per lo sviluppo dell’AI, si stanno prodigando per costruire sistemi d’arma autonomi, macchine che avrebbero la capacità di determinare la loro azione senza il controllo umano.
I luminari della tecnologia hanno ripetutamente segnalato i rischi associati all’integrazione dell’Intelligenza Artificiale con i sistemi d’arma. Lo scorso agosto 116 fondatori di aziende di robotica e intelligenza artificiale, tra cui il miliardario Elon Musk, hanno invitato l’ONU ad agire contro lo sviluppo e l’uso di armi autonome letali, minacciano di essere la terza rivoluzione in campo militare. Una volta sviluppate, permetteranno ai conflitti armati di essere combattuti su una scala più grande che mai, e su scale temporali più veloci di quanto gli umani possano comprendere: sono armi che despoti e terroristi potrebbero rivolgere contro popoli innocenti, oltre che armi che gli hacker potrebbero riprogrammare per comportarsi in modi indesiderabili. Non abbiamo molto tempo per agire: una volta aperto il vaso di Pandora, sarà difficile richiuderlo.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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