Inventati codici a barre commestibili per contrastare il mercato della contraffazione

C’è qualcosa di particolarmente preoccupante sul cibo e farmaci contraffatti, questi ultimi trattati con elementi come il gesso, la polvere di mattone, vernici, pesticidi, e persino tracce di feti umani. Il farmaco contraffatto ogni anno causa 100.000 morti.
La drammatica situazione della contraffazione presto potrebbe essere gestita con più facilità, grazie alla TruTag Technologies di Honolulu, ha introdotto sul mercato i codici a barre commestibili che possono essere integrati direttamente in prodotti commestibili e oggetti non commestibili.
I codici a barre commestibili, cosiddetti TruTags, possono essere analizzati per autenticare un prodotto, hanno la dimensione di un granello di polvere, sono più sottile di un capello.
Kent Mansfield, presidente della società ha detto: “Un grammo di microparticelle TruTag contiene oltre dodici milioni di tag unici“.
I TruTags realizzati interamente in diossido di silicio, chiamato anche silice, è un composto inerte, commestibile, incredibilmente resistente (con una durata di conservazione infinita e la capacità di sopravvivere a temperature fino a 1.000° C.).
La TruTag Technologies per la produzione dei tag, incide i cristalli di silicio in microscopici codici a barre mediante attrezzature simile a quella dell’industria del semiconduttore. I cristalli sono incisi in una polvere bianca che può essere miscelata direttamente in alimenti come il latte in polvere o contenuta nei rivestimenti delle pillole; non solo, anche elementi non commestibili come i componenti per auto e cellulari, potrebbe utilizzare i tag sicuri per contrastare la contraffazione. Le aziende, una volta che gli oggetti sono stati contrassegnati in codice con un paio di granelli di polvere, possono utilizzare speciali scanner per inviare informazioni decodificate per iPad o iPhone, rivelando dettagli specifici sul luogo e la data di produzione del prodotto.
TruTag Technologies presente al prossimo Pioneer 2014 World Economic Forum ha sviluppato la sua tecnologia con il finanziamento degli acceleratori Skai Ventures e denaro di ricerca da parte dell’industria militare degli Stati Uniti.
Il mercato potenziale è ovviamente enorme, secondo la Camera di Commercio Internazionale le merci contraffatte ogni anno sottraggono all’economia globale 1.000 miliardi di dollari. Solo i farmaci contraffatti nel 2010 hanno generato una cifra stimata di 75 miliardi dollari di fatturato.
TruTag Technologies se tutto andrà bene, metterà la sua tecnologia a disposizione dei consumatori. Kent Mansfield ha detto:
«Abbiamo integrato la nostra tecnologia in uno smartphone, in questo modo, in futuro, tutti i consumatori potranno verificare l’autenticità di farmaci o il latte in polvere per bambini, saranno in grado di farlo da soli. E’ questo il nostro obiettivo finale».
Don Aviv, COO di sicurezza società di consulenza di Interfor, ha aggiunto:
«I TruTags oltre ai contraffattori sempre più tenaci, devono competere anche a livello commerciale con aziende che già utilizzano una serie di altra tecnologia anti- contraffazione a base di DNA vegetale.
I falsari, qualunque sia la tecnologia inventata per fermali, hanno la motivazione, il denaro e altrettanta tecnologia per trovare il modo per continuare a operare.  In questo momento, se non altro, per rallentare il lavoro dei falsari la varietà di tecnologie impiegate potrebbe rivelarsi più efficace che qualsiasi soluzione».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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