Indulto – Al grido di 'Siamo fuori, adesso dateci un lavoro' , occupano il Duomo di Palermo

A Palermo un centinaio di detenuti, alcuni dei quali beneficiari dell’indulto, hanno occupato stamane la cattedrale per chiedere un lavoro. A Montano Lucino, nel comasco, l’ex sindaco condannato per violenze sessuali su 32 ragazzini, è stato scarcerato per effetto del provvedimento di clemenza. A Brescia la procura ha allertato le questure italiane a causa della scarcerazione – sempre per l’indulto – errata di sei detenuti considerati altamente pericolosi. Sono questi gli ultimi fatti segnalati oggi dalle cronache orginati del provvedimento di clemenza varato recentemente dal Parlamento.
A Palermo è in corso l’occupazione del duomo da parte di un centinaio di ex detenuti, 21 dei quali hanno beneficiato in questi giorni dell’indulto. Tutti chiedono un lavoro e fanno parte di un bacino di circa 500 ex reclusi che puntano a essere avviati a un mestiere nell’ambito dei Pip (piani di inserimento professionale) del Comune.
Gli stessi ex detenuti mercoledì scorso avevano protestato davanti a uno degli ingressi del porto di Palermo, quello di via Emerico Amari, e avevano minacciato – senza poi passare ai fatti – di bloccare gli imbarchi. L’occupazione è pacifica, e la Cattedrale rimane aperta ai turisti e ai fedeli.
Nel comasco, invece, è tornato in libertà l’ex sindaco di Montano Lucino, Ermanno Capatti, condannato nel 2003 a 32 mesi di reclusione per violenze sessuali ai danni di 32 ragazzini all’interno del suo ufficio di segretario amministrativo dell’Ipsia Ripamonti di Como. L’ex sindaco, nel maggio scorso, aveva già scontato metà della pena per le violenze sessuali. Gli rimaneva da scontare la pena per concussione, ma questa gli viene ora condonata dall’indulto. La liberazione di Capatti ha suscitato le proteste dei parenti dei ragazzini molestati.
Sempre oggi a Brescia la procura della Repubblica ha allertato i questori italiani a ricercare sei detenuti, due stranieri e 4 italiani, tutti di elevata pericolosità sociale, scarcerati per errore in seguito all’indulto. Quattro (due italiani e i due stranieri) sono stati quasi immediatamente arrestati.
Il provvedimento di carcerazione, a firma del procuratore della Repubblica, Giancarlo Tarquini, era arrivato questa mattina e riguardava responsabili di reati sessuali, sequestro di persona e spaccio. Gli stranieri ricercati sono: un marocchino di 25 anni, condannato per reati sessuali e un cinese, di 34 anni, condannato per sequestro di persona.
Dei quattro italiani, considerati anche loro tutti di elevata pericolosità sociale, tre erano in carcere per reati sessuali e uno per spaccio di sostanze stupefacenti. Quest’ultimo è stato arrestato nel 1999 nel corso di un’operazione dei carabinieri di Brescia che aveva portato al sequestro di 10 chili di cocaina purissima per un valore sul mercato di diversi miliardi di lire.
Fonte: Repubblica

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Comments ( 2 )
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  • Lorenews

    E’ l’indulto bellezza …. buon week, Lorenzo

  • linodigianni

    Ad Arcore, una ventina di ex-condannati, è stato trovato asserragliato all’interno di una villa.Tenevano un ex stalliere in ostaggio per eviatare che i passanti facessero loro cio che di solito attuavano sul muretto della villa..