In Germania ora c’è l’app Peppr per la prenotazione dell’intrattenimento erotico

La nuova applicazione, Peppr, è simile a un sito d’incontri, è utilizzata per mettere in contatto le prostitute con i clienti.
La Germania nel 2002, ha legalizzato la prostituzione, da allora l’industria del sesso si è notevolmente espansa. Alcune stime, il numero di prostitute in Germania è di circa 400.000, molte sono cittadine straniere provenienti da paesi europei economicamente stressati come la Bulgaria e la Romania.
Il Telegraph riporta che l’industria del sesso in Germania con dodici mega bordelli aperti vale ventuno miliardi di dollari l’anno. Due anni dopo la legalizzazione della prostituzione, il settore valeva già 8,3 miliardi dollari.
Recentemente una startup con sede a Berlino è entrata nel business, ha lanciato un app chiamata Peppr, si autodefinisce come “prima applicazione Web mobile per la prenotazione d’intrattenimento erotico”. I potenziali clienti semplicemente devono indicare la loro posizione, dimostrare di avere 18 anni, selezionare la foto e il profilo di potenziali uomini o donne che propongono di fare sesso a pagamento.
Le prostitute gratuitamente mostrano i loro profili, i clienti per la prenotazione pagano da 5 a 10 euro dopo aver scelto la prostituta sulla base di servizi che vogliono, e il tipo di corpo che desiderano.
Pia Poppenreiter co-fondatrice di Peppr, intervistata dal sito The Local, ha detto:
«L’idea è arrivata di notte mentre stavo camminando nel quartiere a luci rosse di Oranienburger Straße, faceva freddo, ho visto diverse povere ragazze per strada, ho pensato, perché non c’è un app? Abbiamo lanciato Peppr, è la rivoluzione dell’immagine del lavoro sessuale, lo fa apparire meno squallido.
La mia società parla al telefono con le potenziali prostitute per cercare di determinare se sono costrette a lavorare con la forza o liberamente, purtroppo è difficile da verificare».
Il traffico sessuale e della prostituzione coatta sono diventati una preoccupazione crescente per le nazioni europee come la Germania, dove la prostituzione è legale e dove il settore è cresciuto tanto che i prezzi sono in calo, anche se la domanda è in aumento per le lavoratrici del sesso.
La relazione 2013 dell’UE riporta che il numero approssimativo delle vittime del traffico di esseri umani in Europa è di circa 23.600. E’ difficile tenere traccia del traffico di sesso, la Commissione europea stima numeri superiori perché centinaia di migliaia di vittime, uomini, donne e bambini in Europa, la maggior parte proviene da paesi dell’Est europeo recentemente ammessi all’Unione Europea.
Lo studio UE ha evidenziato che il traffico di esseri umani è aumentato del 18% tra il 2008 e il 2010, mentre il numero di condanne per il reato è sceso del 13%. Circa il 62% di tutte quelle vittime della tratta di esseri umani sono sfruttate per scopi sessuali, secondo i dati della Commissione Europea il 68% erano donne, 17% uomini, 12% ragazze e il 3% ragazzi.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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