In Europa il numero di morti per morbillo è in aumento

Le conseguenze del morbillo – una malattia molto infettiva – possono essere mortali. Ogni anno centinaia di migliaia di morti sono segnalate in tutto il mondo. Ci sono stati in Europa 72 decessi per morbillo nel 2018 rispetto ai 42 del 2017.
L’Unicef dice che la malattia è più contagiosa dell’ebola, la tubercolosi e l’influenza. Il virus può essere contratto da qualcuno fino a due ore dopo che una persona infetta ha lasciato una stanza, si diffonde attraverso l’aria e infetta le vie respiratorie, potenzialmente può uccidere bambini malnutriti o troppi piccoli per essere vaccinati.
L’Unicef afferma che la vaccinazione è uno strumento di salvataggio per i bambini, perché una volta infettato, non esiste un trattamento specifico per il morbillo.
RTÉ News ha parlato con il dott. Robin Nandy, consigliere principale e capo dell’immunizzazione presso la sede dell’Unicef a New York. Ha detto:
«Per il morbillo è proprio il caso di dire che la prevenzione è meglio della cura. L’epidemia di morbillo è particolarmente elevata nelle aree in cui c’è stato un conflitto. Il morbillo ha colpito paesi come la Siria, dove i tassi di vaccinazione erano tradizionalmente molto alti, ma sono crollati dopo l’inizio del conflitto.
Il morbillo è una malattia tra le più contagiose, in un gruppo di dieci bambini non immuni, nove di loro soffriranno della malattia. Il morbillo cerca selettivamente soggetti non vaccinati, ecco perché ha un enorme impatto in questi paesi colpiti da conflitti con sistemi disgregati.
La paura delle vaccinazioni e il movimento no vax hanno avuto un ruolo importante in paesi come Irlanda e Stati Uniti, dove i casi continuano a crescere. Il sentimento anti-vaccino è in circolazione da molto tempo. I social media mentre aiutano a diffondere informazioni, allo stesso tempo sono utilizzati per diffondere quelle errate.
Il viaggio internazionale può aggiungere problemi, un bambino francese di cinque anni in vacanza con i genitori è stato messo in isolamento all’Ospedale di Puntarenas in Costa Rica. I medici hanno confermato i risultati dell’analisi del sangue, positivi per il morbillo. Ciò ha portato le autorità sanitarie della Costa Rica ad attivare il loro protocollo e prendere contatto con tutti quelli che avrebbero potuto essere in contatto con la famiglia, compresi quelli che erano sul volo Air France nel paese lo scorso 18 febbraio e l’hotel in cui hanno soggiornato a San José per un giorno.
Il virus contagioso come il morbillo non conosce confini è una minaccia ovunque. E’ necessario avere un tasso d’immunizzazione del 95 per cento per evitare il diffondersi del morbillo».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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