Il Servizio Postale degli Stati Uniti per violazione del copyright condannato a pagare 3,5 milioni di dollari

La sensualità è soggettiva, ma quando si tratta della moderna Statua della Libertà che troneggia sulla Strip di Las Vegas, è innegabile che sia un po’ più sensuale rispetto alla versione originale del XIX secolo.
Il Servizio Postale degli Stati Uniti (USPS) in qualche modo non è riuscito a capire la differenza, nel 2010  su miliardi di francobolli ha stampato la Statua della Libertà sbagliata è quella che si trova fuori del New York-New York Hotel & Casino di Las Vegas, non quella che si trova a Liberty Island, nel porto di New York.
L’errore nel 2011 è stata notato da un collezionista di francobolli; anche dopo che è stato chiaro che l’USPS non aveva il permesso dell’artista che ha realizzato la statua, il servizio postale noncurante ha continuato a stampare. Nel 2011 in un’e-mail ha dichiarato: «L’USPS ama ancora il design del francobollo, comunque avrebbe selezionato questa fotografia».
Robert S. Davidson l’artista che ha realizzato la scultura di Las Vegas, non ha amato l’USPS, ha utilizzato l’immagine della sua opera senza ottenere il permesso, nel 2017 per violazione del diritto d’autore ha adito le vie legali. Robert S. Davidson lo scorso venerdì ha vinto la causa, ora come risarcimento riceverà 3,5 milioni di dollari, più interessi.
La vittoria di Robert S. Davidson deriva dal fatto che la sua Statua della Libertà presentava un volto più contemporaneo e fresco dell’originale. La vecchia Lady Liberty, 134 anni, ha uno sguardo severo, labbra strette e mandibola forte; la versione di Robert S. Davidson la ritrae con labbra più carnose, mandibola più morbida e naso più stretto.
L’artista nel ricorso ha spiegato di aver scolpito la sua opera in modo completamente diverso dall’originale: invece di lavorare da un’immagine della statua di New York, come riferimento per incorporare più “tratti femminili”del viso, ha usato un quadro di sua suocera, dedicandogli la Statua della Libertà  di Las Vegas quando è stata inaugurata nel 1996.

La sentenza della Corte recita:
«Siamo soddisfatti che il querelante sia riuscito a fare della statua la sua stessa creazione, in particolare il volto. Il confronto tra i due volti mostra inequivocabilmente che sono diversi. Siamo d’accordo sul fatto che la statua del Sig. Davidson evoca un fascino più morbido e femminile. Gli occhi sono diversi, la linea della mascella è meno massiccia, l’intera faccia è più arrotondata.
La statua del Sig. Davidson, sebbene invochi una statua famosa in tutto il mondo, è un’opera originale e creativa, e come tale è oggetto di una valida registrazione del copyright».

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