Il mondo sta invecchiando: ci sono più persone sopra i 65 anni rispetto ai minori di 5 anni

Deutsche Bank riporta che per la prima volta nella storia, ci sono più persone di età pari o superiore a 65 anni rispetto ai minori di 5 anni. Il capovolgimento dei ruoli è una conseguenza della diminuzione dei tassi di fertilità in tutto il mondo e del miglioramento dell’accesso all’assistenza sanitaria, specialmente nei paesi ricchi, ciò ha prolungato la durata della vita.
L’analisi di Deutsche Bank ha utilizzato i dati delle Nazioni Unite, di Haver Analytics e del ramo di ricerca globale dell’azienda. I risultati sinteticamente evidenziano che negli ultimi due decenni la popolazione sotto i cinque anni è rimasta relativamente stabile mentre la popolazione sopra i 65 anni è aumentata costantemente.
Rispetto a oggi entro la fine del secolo, il numero di persone con oltre i 65 anni potrebbe essere cinque volte superiore, con meno bambini sotto i cinque anni.
Gli economisti della Deutsche Bank affermano che l’invecchiamento della popolazione può portare a quella che è chiamata “stagnazione secolare”, una condizione definita da una bassa crescita e da un’inflazione stagnante.
I risparmi durante la stagnazione secolare aumentano e gli investimenti rallentano, causando l’interruzione dell’economia: per evitare questa condizione di mercato, i tassi di fertilità devono essere sopra i livelli di “sostituzione”.
Il tasso di fertilità negli Stati Uniti è intorno ai livelli di sostituzione, a differenza di Giappone e Cina, che sono in calo. L’invecchiamento della popolazione non deve necessariamente portare a una stagnazione secolare. La soluzione è di compensare i bassi tassi di fertilità con una maggiore produttività grazie alle nuove tecnologie.
L’intelligenza artificiale e l’automazione negli impianti di produzione in effetti potrebbero migliorare il PIL pro capite, ma sostituiranno anche molti dei lavori tradizionali di oggi, dai camionisti agli impiegati, il che porta con sé una serie di sfide uniche. In altre parole, il futuro sembra complicato.
In conclusione da un punto di vista ambientale, la situazione ideale è quella di ridurre la nostra impronta di carbonio per evitare cambiamenti climatici catastrofici e, allo stesso tempo, migliorare il PIL, anche in questo caso, la pillola magica è la tecnologia, forse quella che deve ancora essere inventata.

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