I ricercatori della Ben-Gurion University hanno sviluppato un algoritmo per scoprire falsi utenti sui social network

I ricercatori dell’Università Ben Gurion del Negev (Israele) e dell’Università di Washington (Seattle) hanno sviluppato un nuovo metodo per rilevare falsi account sulla maggior parte dei social network, compresi Facebook e Twitter.
Il nuovo metodo secondo lo studio sull’analisi e l’estrazione di reti sociali, si basa sul presupposto che gli account contraffatti tendono a stabilire improbabili collegamenti  con altri utenti nelle reti.
Dima Kagan, ricercatore capo presso il Dipartimento di Ingegneria del Software e dei Sistemi Informativi del BGU, ha detto:
«Con le recenti inquietanti notizie sui fallimenti nella protezione della privacy degli utenti e l’uso mirato dei social media da parte della Russia per influenzare le elezioni, sradicare i falsi utenti non è mai stato di così grande importanza. Abbiamo testato il nostro algoritmo su un insieme di dati simulati e reali su 10 diversi social network, ha funzionato bene su entrambi».
L’algoritmo è costituito da due principali iterazioni basate su algoritmi di apprendimento automatico. Il primo costruisce un sistema di classificazione della previsione dei link in grado di stimare, con elevata accuratezza, la probabilità che esista un link tra due utenti. La seconda iterazione genera un nuovo insieme di meta-funzionalità basate sulle caratteristiche create dal sistema di classificazione di previsione dei link. I ricercatori infine hanno utilizzato queste metafunzioni per costruire un sistema di classificazione generico in grado di rilevare falsi profili in diversi social network online.
I ricercatori hanno affermato:
«I risultati complessivamente hanno dimostrato che in uno scenario di amicizia reale è possibile rilevare persone con legami di amicizia più forti, e utenti malintenzionati. Il nostro metodo supera gli altri metodi di rilevamento delle anomalie, riteniamo che abbia un notevole potenziale per un’ampia gamma di applicazioni, in particolare nel campo della sicurezza informatica».
I ricercatori dell’Università di Ben-Gurion in precedenza hanno sviluppato il Social Privacy Protector (SPP) per aiutare gli utenti a valutare in pochi secondi la loro lista di amici, identificare quelli che hanno pochi o nessun legame reciproco e per questo, potrebbero essere “falsi” profili.

accout falsialgoritmoUniversità Ben Gurion del Negev (Israele)