I ricercatori con un nuovo farmaco hanno fatto ricrescere i capelli a una ragazza colpita da alopecia areata

La paziente diciassettenne soffriva di alopecia areata, una malattia autoimmune che colpisce decine di milioni di persone in tutto il mondo. L’alopecia areata può causare una perdita parziale o completa di capelli, sopracciglia, ciglia e tutti gli altri peli del corpo.
La paziente in questo studio, pubblicato il 9 dicembre 2015 su JAMA Dermatology, aveva provato trattamenti multipli senza successo. Il dottor Brett King, assistente professore di dermatologia, con i suoi co-autori, il dottor Brittany  Craiglow e Daniel Tavares, per trattare la condizione ha preparato una formulazione topica del Ruxolitinib, un farmaco orale per il trattamento di malattie del midollo osseo, appartiene a una classe di farmaci chiamati inibitori JAK, altera il sistema immunitario. Il dottor Brett King nel 2014 aveva utilizzato il Tofacitinib, un altro inibitore della classe JAK orale, per ripristinare i capelli a un paziente di sesso maschile con alopecia universale (altri ricercatori anche in questa condizione hanno dimostrato che il Ruxolitinib orale ripristina i capelli).
Il team per questo studio ha applicato due volte il giorno una crema sul cuoio capelluto e le sopracciglia della ragazza: dopo 12 settimane, aveva ottenuto il ripristino completo delle sopracciglia (vedi) e la ricrescita parziale del suo cuoio capelluto. La paziente per continuare il trattamento dopo il passaggio dalla crema a una forma in pillola, ora ha la testa piena di capelli.
Il dottor Brett King, ha detto:
«L’aspettativa è stata migliore del previsto, nella stessa quantità di tempo i risultati sono stati notevoli con la crema come quelli ottenuti con le pillole.
La crema è più appropriata per molti pazienti con alopecia areata, compresi quelli preoccupati per i possibili rischi, come il cancro o infezioni, che sono stati associati con gli inibitori orali JAK. Questa è la prima volta per il trattamento di una malattia autoimmune devastante e comune e si basa sui nostri recenti sforzi per dimostrare che il trattamento è alla portata di milioni di persone che soffrono di alopecia areata, si spera di poter continuare a sviluppare l’interesse nella ricerca di soluzioni per questa e altre malattie autoimmuni».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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