I dati radar satellitari rivelano 19.000 vulcani sottomarini finora sconosciuti

Il team di oceanografi dello Scripps Institution of Oceanography, in collaborazione con un collega della Chungnam National University e un altro dellUniversità delle Hawaii, utilizzando i dati radar satellitari negli oceani di tutto il mondo, ha mappato 19.000 vulcani sottomarini precedentemente sconosciuti.
Il team di ricercatori nello studio pubblicato nella rivista Earth and Space Science, descrive come ha utilizzato i dati radar satellitari per misurare il sollevamento dell’acqua marina per trovare e mappare i vulcani sottomarini (vedi la scoperta di un vulcano sottomarino) e spiega perché è importante farlo.
I fondali oceanici, come le superfici terrestri asciutte, presentano un’ampia varietà di terreni, come sulla terraferma, le caratteristiche che spiccano sono le montagne, nell’oceano sono chiamate montagne sottomarine, possono essere create da placche tettoniche che si spingono l’una contro l’altra o dall’eruzione di vulcani.
Attualmente, solo un quarto dei fondali marini è stato mappato, significa che nessuno sa quante montagne sottomarine esistano o dove possano trovarsi. Ciò non solo può essere un problema per i sottomarini (due volte i sottomarini statunitensi sono entrati in collisione con le montagne sottomarine, mettendo a rischio i sottomarini e il loro equipaggio), non sapere dove si trovano le montagne sottomarine presenta un altro problema, impedisce agli oceanografi di creare modelli che descrivano il flusso dell’acqua oceanica nel mondo.
Il team di ricercatori in questo nuovo studio si è posto il compito di scoprire e mappare il maggior numero possibile di montagne sottomarine e, per farlo, ha utilizzato i dati radar satellitari. Tali satelliti non sono in grado di vedere realmente le montagne sottomarine, ma misurano l’altitudine della superficie del mare, che cambia a causa delle variazioni dell’attrazione gravitazionale legate alla topografia del fondale marino, un effetto noto come tumulo del mare. Così facendo, hanno trovato 19.000 montagne sottomarine precedentemente sconosciute.
Il team di ricercatori ha evidenziato che altre importanti ragioni per la mappatura dei fondali oceanici sono, ad esempio, l’assistenza alle attività di estrazione mineraria dei fondali marini, considerando che le montagne sottomarine ospitano grandi quantità di minerali di terre rare.
Mappe più complete delle montagne sottomarine aiuterebbero anche i geologi a mappare meglio le placche tettoniche e il campo geomagnetico del pianeta. Inoltre, alcune montagne sottomarine ospitano una vasta gamma di forme di vita marina, ma soprattutto, hanno un impatto molto forte sul flusso oceanico di acque profonde. Le correnti quando si imbattono nelle montagne sottomarine, vengono spinte verso l’alto, portando con sé acqua più fredda e mescolandosi in modi sconosciuti. La mappatura di tali correnti è diventata più importante poiché gli oceani assorbono più calore e anidride carbonica dall’atmosfera e l’acqua dolce si scioglie, a causa del cambiamento climatico in corso.

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