I bambini con autismo mostrano miglioramenti dopo essere stati trattati con cannabis terapeutica ricca di cannabidiolo

Lo studio pubblicato nella rivista Translational Psychiatry, è stato condotto presso lo Shamir Medical Center in Israele su bambini con disturbi dello spettro autistico (ASD), dopo sei mesi di trattamento con olio di cannabis ricco di cannabidiolo, sono emersi miglioramenti significativi nelle loro capacità di comunicazione sociale, inoltre, i genitori hanno riferito una riduzione dei comportamenti restrittivi e ripetitivi dei bambini. I punteggi cognitivi dei bambini non sono stati modificati.
I sintomi dei disturbi dello spettro autistico (ASD) includono deficit persistenti nella comunicazione sociale e modelli di comportamento o interessi ristretti e ripetitivi, al momento non esistono farmaci approvati per il trattamento dei sintomi principali di questi disturbi, ai pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico (ASD) vengono spesso prescritti farmaci per trattare i sintomi correlati all’ASD, ma non l’ASD stesso.
Studi precedenti hanno scoperto che gli endocannabinoidi (neuromodulatori lipidici che regolano la trasmissione sinaptica eccitatoria e inibitoria attraverso l’attivazione dei recettori dei cannabinoidi) hanno anche un impatto sul comportamento, comprese le funzioni cognitive, la motivazione sociale e la regolazione delle emozioni. Tali sostanze includono l’anandamide (AEA) e il 2-arachidonoilglicerolo (2-AG).
Studi sui disturbi dello spettro autistico (ASD), in Paesi che hanno legalizzato l’uso della cannabis a scopo terapeutico, hanno confermato che i bambini hanno risposto bene al trattamento con cannabis ricca di cannabidiolo (CBD), nello specifico ci sono stati miglioramenti nella comunicazione sociale e riduzioni dei comportamenti dirompenti, delle autolesioni, dei capricci, dell’irrequietezza e dell’agitazione.
I ricercatori, d’altra parte, temevano che il tetraidrocannabinolo (THC), un altro componente della cannabis, potesse indurre psicosi, per questo motivo la cannabis ricca di CBD è stata scelta per la ricerca sui bambini.
Orit E. Stolar, pediatra specializzata in neurologia pediatrica e sviluppo infantile, autrice dello studio, ha spiegato:
«Il mio interesse per la cannabis terapeutica è iniziato circa 5-6 anni fa, quando i genitori di bambini con disturbi dello spettro autistico (ASD) mi hanno contattato per avere un parere/consiglio, mi sono trovata in imbarazzo perché non avevo alcuna conoscenza in materia, ma vedevo stare meglio i bambini che ricevevano olio di cannabis terapeutica, come quel paziente specifico che, dopo averlo visitato nella mia clinica, mi ha dato modo di approfondire, capire e imparare perché probabilmente l’olio di cannabis funziona. Lo stesso bambino che per anni avrebbe distrutto la mia clinica, durante quella visita si sedette tranquillamente sulla sedia. La madre mi confidò che aveva iniziato a dargli l’olio di cannabis».
Orit E. Stolar e i suoi colleghi con l’obiettivo di ampliare le conoscenze esistenti sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico (ASD) usando la cannabis ricca di CBD, hanno condotto uno studio su 82 bambini che rispondevano ai criteri diagnostici per il disturbo dello spettro autistico e i cui genitori avevano riferito di aver riscontrato problemi comportamentali dirompenti nei sei mesi precedenti. L’età media dei bambini nello studio era di 9 anni, 65 di loro erano maschi. Lo studio era “Open label” significa che sia i partecipanti sia i ricercatori sapevano quale sostanza stavano assumendo e in cosa consisteva il trattamento. È il contrario del “doppio-cieco”.
I partecipanti prima e dopo il periodo di trattamento di sei mesi, hanno completato una serie di valutazioni psicologiche e psichiatriche che comprendevano una valutazione della Gravità dei sintomi autistici (Autism Diagnostic Observation Schedule), Valutazioni cognitive (Wechsler Intelligence Scale), Valutazioni del comportamento adattivo (Vineland Adaptive Behavior Scale) e delle Abilità sociali del bambino (Social Responsiveness Scale).
I ricercatori nel loro studio hanno specificato:
«I genitori hanno ricevuto una fornitura di estratto integrale di cannabis medicinale infuso in olio di trigliceridi a catena media (MCT) con un rapporto CBD:THC di 20:1. Lo stesso prodotto è stato usato per tutto il periodo di trattamento. I genitori sono stati istruiti a iniziare con una goccia il giorno (ogni goccia contiene: 0,3 mg di THC e 5,7 mg di CBD) e ad aumentare gradualmente il dosaggio fino a quando non avessero percepito miglioramenti nel comportamento del bambino, come una diminuzione dell’irritabilità, dell’aggressività, dell’iperattività e/o dei disturbi del sonno».
La quantità e la tempistica delle dosi sono state personalizzate per ogni bambino, ma la dose finale non ha superato i 10 mg/kg/giorno. I genitori venivano raggiunti telefonicamente ogni due settimane per fornire elementi riscontrati nei figli sull’ottemperanza al trattamento, sul comportamento, sui sintomi e sugli effetti collaterali.
I risultati hanno mostrato miglioramenti significativi in una serie di valutazioni utilizzate nello studio. I miglioramenti sono stati principalmente dovuti alle capacità di comunicazione sociale. Gli effetti sono stati maggiori nei bambini che inizialmente presentavano sintomi di autismo più marcati. I risultati hanno mostrato anche miglioramenti relativi ai comportamenti ristretti e ripetitivi, come riportato dai genitori attraverso la Social Responsiveness Scale (Abilità sociali del bambino), valutazione sviluppata da John Constantino e dai suoi colleghi nel 2003, è una misura quantitativa dei tratti autistici tra i 4 e i 18 anni. È stata studiata la sua correlazione con problemi comportamentali e sintomi di disturbo dello spettro autistico.
Orit E. Stolar intervistata da PsyPost, ha detto:
«Sarei felice se i medici che curano i bambini nello spettro autistico considerassero la somministrazione di olio di cannabis nello stesso modo in cui considerano la somministrazione di farmaci antipsicotici come il Risperidone o Aripiprazolo. L’olio di cannabis non è davvero una panacea e non risolve tutti i problemi, ma per alcuni bambini non c’è dubbio che li aiuti a migliorare il loro comportamento e il loro benessere quotidiano. La nostra abilità come terapeuti è quella di studiare e identificare quei bambini che possono beneficiare di questa terapia. Ai genitori dei bambini con disturbi dello spettro autistico (ASD), sarei felice di dare la speranza che esiste un trattamento che può rendere la vita quotidiana più facile e con meno effetti collaterali. D’altra parte, va ricordato che il trattamento è efficace solo per alcuni bambini».
Lo studio nei bambini fa luce su un possibile nuovo metodo di trattamento dei disturbi dello spettro autistico (ASD), tuttavia, ci sono anche dei limiti da tenere in considerazione, in particolare, come precedentemente specificato, si trattava di uno studio “Open label”. Ciò potrebbe aver influenzato le valutazioni, in quanto effettuate da genitori e ricercatori, per questo motivo, per verificare i risultati ottenuti, sarebbero necessari studi futuri che includano un gruppo di controllo con placebo e uno studio in Doppio cieco in cui né i partecipanti né gli sperimentatori sanno chi sta ricevendo un particolare trattamento.

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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