Hysterical Literature: nove donne pur avendo un orgasmo tentano di leggere il loro libro preferito (video)

Hysterical Literature è una serie di video realizzati da Clayton Cubitt. Esplorano il femminismo, il dualismo mente/corpo, la distrazione ritrattistica e il contrasto tra cultura e la sessualità. La serie di video lanciata nel mese di agosto del 2012, fino a questo momento è stata vista più di trenta milioni di volte in 200 paesi.

Domande frequenti rivolte all’autore
Che cosa è Hysterical Literature?
Le donne con un libro sono sedute a un tavolo. Hanno scelto cosa leggere e come vestirsi, quando la fotocamera inizia a registrare, si presentano e cominciano a leggere. Sotto il tavolo, al di fuori del loro controllo, un assistente invisibile le distrae con un vibratore.
Le donne quando sono troppo distratte o stanche si fermano, ribadiscono il loro nome e quello che hanno appena letto. La lunghezza del video varia in base al loro tempo di risposta.


Hysterical Literature
sessione cinque: Teresa legge “Il sesso delle ciliegie” di Jeanette Winterson (clicca qui per vedere tutte le sessioni).

Com’è nata l’idea per Hysterical Literature?
Il progetto è un’estensione e la raffinatezza delle opere video precedenti che ho fatto per esplorare il concetto di distrazione e stanchezza dei modelli nelle pose del ritratto. Oggi per il social media quasi tutti hanno praticato la posa per i “selfie”. Ero interessato a come avrei potuto fare un ritratto che rende impossibile per il soggetto mantenere questa posizione. Così ho prodotto una serie di video chiamati Long Portraits” (vedi), ho filmato i soggetti in contatto visivo in primo piano per cinque o più minuti.
La serie, per quanto è piaciuta e diventata popolare, per me per molti versi era troppo anonima. Che cosa ha veramente espresso il soggetto? E’ stato interessante, ma era muto. Era un terreno concettuale già percorso da Andy Warhol in “Screen Tests”. In precedenza avevo creato “Hitachi Magic Interview” un video, dove ho intervistato una donna mentre stava per essere distratta da un vibratore. Era anche interessante, ma lei si sentiva troppo vicino a un’interrogazione, ho cercato quanto più possibile di rimuovermi dal processo.
Mi sono chiesto se le donne potevano avere una conversazione con se stesse, attraverso la lettura di un brano del loro libro preferito, così avrebbero potuto esprimersi senza la pressione di posare o suonare in un certo modo in un ritratto formale o un colloquio. Ciò mi avrebbe permesso di rimuovermi dall’esperienza sullo schermo, per portare avanti un affascinante battaglia tra la mente e il corpo, creare un contrasto concettuale miscelando due aree che la società tende a voler vedere attraverso lenti diverse: arte e sesso.
Così ho messo l’arte sul tavolo e il sesso sotto il tavolo. Ecco com’è nato Hysterical Literature.

Che cosa stai cercando di dire con Hysterical Literature?
A livello di superficie voglio cortocircuitare le pose fatte praticare ai soggetti dai moderni esperti di media. Al livello successivo voglio esplorare la battaglia tra la mente e il corpo. Voglio esplorare il rapporto della sessualità femminile ai concetti di società della vergogna. A livello finale voglio esplorare il contrasto culturale tra arte e sesso, in particolare come la gente reagisce a questa miscela.
Gli ultimi due livelli accadono nella mente e nella risposta dello spettatore finale. Rispondono agli aspetti fisici osceni (sesso) o al concetto e alla letteratura (arte)? Alcune persone guardano in profondità l’intero gruppo di livelli, altri vedono solo la superficie. Tutto questo fa parte dell’esperimento.

Perché si chiama “Hysterical Literature”?
Il titolo fa riferimento all’antico concetto di “isteria femminile”, in particolare i trattamenti medici di epoca vittoriana destinati a “curare” il più diffuso disturbo femminile. All’epoca si trattava di un insieme di diagnosi per quasi ogni “dirompente” comportamento nelle donne, per la cura sono stati utilizzati una varietà di trattamenti, dall’isolamento, all’idroterapia, ai primi vibratori elettrici.
La confusione e la vergogna del passato legate al comportamento femminile, specialmente al piacere femminile, era qualche cosa che ho voluto esplorare in un contesto moderno, è statoa naturale citarlo così. I video sono abbastanza divertenti, molti soggetti a un certo punto della loro lettura hanno riso.

Perché le donne sono sedute dietro a un tavolo? Perché le immagini in bianco e nero?
Tutte le scelte artistiche sono state fatte in modo da ridurre, per quanto esteticamente possibile, qualsiasi riferimento generalmente associato con la pornografia. Tradizionalmente pur rimanendo un lavoro “fotografico”, ho voluto un set il più possibile astratto, “poco sexy”.

Le lettrici sono porno star?
No, tra le ragazze ci sono attrici, modelle, scrittrici, una è ballerina di burlesque.

Hanno finto?
Alle ragazze oltre a leggere non è stata data nessun’altra indicazione per agire in un modo o nell’altro. Quello che hanno letto e la reazione appartiene a loro.

Avete considerato una versione maschile della serie?
Le donne sono state scelte per diverse ragioni. C’è una tradizione storica di deplorare il piacere femminile più del piacere maschile, come riferimento nel titolo della serie non c’è una versione maschile di “isteria“, o “parossismo isterico”. Anche nei moderni film per adulti post-femminista si tende a porre l’accento sull’orgasmo maschile. Non c’è un equivalente maschile della reazione fisiologica femminile al vibratore.
Utilizzare gli uomini potrebbe essere un lavoro simile ma concettuale differente, richiederebbe un diverso processo, dovrebbe essere chiamato in modo differente.

Hysterical Literature è arte?
Tutto è arte, quando è fatto bene.

Hysterical Literature è porno?
Gli Stati Uniti hanno una definizione giuridica di pornografia che ruota intorno all’oscenità, si chiama Test di Miller, chiede: il lavoro in primo luogo è principalmente concentrato sull’interesse pruriginoso dello spettatore? In secondo luogo, la descrizione del comportamento sessuale è palesemente offensiva? In terzo luogo, nel suo complesso, è privo di qualsiasi valore artistico, politico o scientifico?
Con questi riferimenti non credo che qualcuno possa interpretare Hysterical Literature come la pornografia. La prova è che Hysterical Literature è visibile su YouTube, l’ho scelta per la sua tradizionale natura democratica, conoscendo quanto può essere pudica con gli orientamenti comunitari, perché sapevo che il mio progetto, pur alludendo alla sessualità della pornografia, non ha nessuna delle sue principali caratteristiche: l’oggettivazione dei partecipanti, una particolare attenzione pruriginosa sulla nudità e genitali, e come scopo primario una mancanza di attenzione intellettuale.

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