Ha colto di sorpresa il suicidio di Branislav Milinkovic, ambasciatore della Serbia alla NATO

Un diplomatico ha detto che Branislav Milinkovic, ambasciatore della Serbia alla NATO stava chiacchierando e scherzando con i colleghi in un garage multipiano dell’aeroporto di Bruxelles, improvvisamente ha scavalcato la barriera e si è gettato nel vuoto.
Branislav Milinkovic era già morto quando è stato raggiunto dai suoi colleghi sconvolti.
Le motivazioni del suicidio sono un mistero. Tre diplomatici che conoscevano Milinkovic hanno detto che martedì sera nelle ore precedenti alla sua morte, non sembrava turbato. Era in attesa di ricevere una delegazione formata da sei funzionari serbi per partecipare a una conferenza con la NATO. Le autorità belghe hanno confermato il suicidio dell’ambasciatore:
Van Ine Wymersch della Procura di Bruxelles, ha detto: “E’ stato davvero un suicidio, non sono state avviate altre indagini”.
Branislav Milinkovic, secondo i diplomatici e conoscenti era stato un attivista contro Slobodan Milosevic, l’ex uomo forte del regime autoritario della Serbia. Branislav Milinkovic aveva un alto senso dell’umorismo, lavorava per mantenere buoni rapporti con gli ambasciatori di altri paesi ex jugoslavi.
I diplomatici, hanno parlato in forma anonima perché non erano autorizzati a rilasciare informazioni, hanno detto di non conoscere nessun caso professionale o della vita privata che può aver spinto Milinkovic, a togliersi la vita. Uno dei diplomatici ha descritto la sua morte a The Associated Press, dicendo che aveva parlato con un membro della delegazione che aveva assistito al salto suicida dalla piattaforma da un’altezza di otto dieci metri.
La morte dell’ambasciatore ha gettato una cappa di sgomento nel secondo giorno di riunione dei ministri degli esteri della NATO. I funzionari hanno detto che sono rimasti scioccati dalla notizia della morte di un uomo molto popolare e ben voluto.
Anders Fogh Rasmussen, Segretario generale della NATO, si è detto “profondamente addolorato per la tragica morte dell’ambasciatore serbo presso la NATO, si era guadagnato il rispetto e l’ammirazione dei suoi colleghi ambasciatori”.
Branislav Milinkovic, quando la Jugoslavia era un paese unito, ha lavorato intensamente per la politica estera iugoslava, poi quando Milosevic ha assunto il potere in Serbia nel tardo 1980, si è unito agli altri liberali che si opponevano al regime.
Ha rappresentato una voce rara di moderazione durante il periodo in cui gran parte della Serbia, è stata inghiottita nel fervore nazionalista. E’ rimasto attivo in gruppi contrari alla guerra, aveva stabilito stretti legami con le associazioni dei diritti umani internazionali.
Branislav Milinkovic, era stato nominato ambasciatore della Serbia per l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, OSCE a Vienna, nel 2000 dopo l’estromissione di Milosevic. Trasferito alla NATO come rappresentante speciale della Serbia nel 2004. La Serbia non è un membro dell’alleanza militare ma Branislav Milinkovic, era stato nominato ambasciatore dopo l’adesione di Belgrado al partenariato NATO per la pace, che coinvolge gli stati neutrali.
La mossa di aderire al programma della NATO aveva fatto arrabbiare i nazionalisti serbi che ora sono al potere. Hanno promesso che la Serbia non potrà mai aderire alla NATO a causa dell’alleanza del 1999 con la campagna di bombardamenti che ha costretto le forze di Milosevic a ritirarsi dalla provincia meridionale della Serbia del Kosovo.
Il Kosovo nel 2008, ha dichiarato l’indipendenza dalla Serbia, ma la Serbia ha sempre rifiutato di riconoscere lo status indipendente del Kosovo.
Milosevic è stato ampiamente accusato di aver istigato la guerra dei Balcani nel 1990 che ha determinato la dissoluzione della Jugoslavia, i conflitti che hanno causato più di 100.000 morti e milioni di senza tetto.
Branislav Milinkovic alla NATO ha lavorato per promuovere legami più stretti con i rappresentanti di tutte e cinque le altre nazioni Croazia, Macedonia, Montenegro, Slovenia e Serbia che hanno ottenuto lo scioglimento della federazione jugoslava. Due mesi fa, quando l’ambasciatore della Croazia presso la NATO è stato trasferito a Mosca, Milinkovic aveva  organizzato una cena per tutti e cinque i suoi omologhi con una banda che ha suonato musiche di tutte le nazioni dell’ex federazione iugoslava.
Lascia la moglie e il figlio.

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