Gli italiani restano agli ultimi posti nella conoscenza dell’inglese

In Europa siamo noi, insieme ai Russi, quelli che parlano peggio inglese. E a livello mondiale abbiamo davanti anche Giapponesi, Coreani e Indiani. E’ quanto emerge dal rapporto 2012 EF Education First English Proficiency Index (EPI), pubblicato da EF Education First, la nota organizzazione internazionale specializzata nella formazione linguistica e accademica.
Si tratta della più ampia ricerca comparata in questo settore a livello internazionale, basata su un campione di 1,7 milione di persone in 54 Paesi di 5 continenti che ha consentito di valutare il livello di conoscenza dell’inglese tra gli adulti nel mondo.
Come evidenzia Natalia Anguas, Amministratore Delegato di EF Italia “Questa nuova edizione della nostra ricerca mette a fuoco alcuni aspetti interessanti sia da un punto di vista socio-culturale che economico. Nei Paesi come la Germania, dove si parla un buon inglese, il volume di esportazioni procapite è maggiore: in Italia, dove soprattutto gli uomini hanno una bassa competenza in inglese, si deve riflettere su questo aspetto se si vuole rilanciare l’economia e superare questo periodo di crisi”.
Il rapporto EF EPI 2012 mostra come la distanza tra uomini e donne in Italia sia doppia rispetto alla media internazionale. Le donne italiane, infatti, parlano inglese meglio delle francesi, delle spagnole e delle giapponesi, mentre gli uomini, sono nettamente indietro rispetto alla controparte nelle stesse tre nazioni.
Il risultato dell’Italia trova le sue origini nel ruolo secondario che l’insegnamento dell’inglese ha avuto nel sistema scolastico ed universitario italiano fino a pochi anni fa ed è in linea con i risultati che gli studenti delle Scuole Superiori Italiane hanno ottenuto nell’indagine internazionale PISA effettuata dall’OCSE nel 2009. Infatti gli italiani che hanno il livello di competenza in inglese più alto sono le persone con un’età tra i 25 ed i 30 anni, coloro cioè che hanno investito di più in un’adeguata formazione linguistica, dopo la scuola o l’università.
Infine anche nell’EF EPI 2012 si evidenziano le disparità delle diverse regioni italiane, anche rispetto alle competenze linguistiche: gli abitanti del Fruili-Venezia Giulia, hanno un buon livello di competenza, pari a quello della Germania. In Calabria invece, il livello è inferiore a quello del Marocco o della Cina.
“Grazie alla propria presenza in tutto il mondo, EF ha potuto realizzare questa ricerca da un punto di osservazione privilegiato.”, afferma Michael Lu, Responsabile della Comunicazione Internazionale di EF Education First: “Questo nuovo rapporto sarà sicuramente utile in tutti i Paesi per valutare come le competenze linguistiche siano strettamente correlate con lo sviluppo economico, l’innovazione ed il commercio estero”.
L’Indice di Conoscenza dell’Inglese EF, (EF EPI) è una ricerca sulle competenze in inglese condotto su un campione di 1.7 milioni di adulti in 54 Paesi. La prima edizione del EF EPI è stata pubblicata nel 2011. L’EF EPI è basato su test di grammatica, vocabolario, lettura e comprensione orale.
Il rapporto completo, con report dettagliati per nazione può essere consultato su www.ef.com/epi.EF Education First. Nata nel 1965 con l’obiettivo di “abbattere le barriere linguistiche, culturali e geografiche nel mondo”, è l’organizzazione leader internazionale nel settore dei corsi di lingue all’estero, viaggi di studio, percorsi accademici e programmi di scambio culturale, con una rete di 400 scuole e uffici in tutto il mondo.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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1 thought on “Gli italiani restano agli ultimi posti nella conoscenza dell’inglese

  1. C’è da considerare che molti imparano l’inglese da soli, navigando in internet.

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