Gli italiani? Preferiscono essere disoccupati che pizzaioli …

E’ facile associare all’Italia una pizza appena sfornata da un forno a legna, quello che non è semplice capire è la grave carenza di pizzaioli. Gli italiani nonostante una lunga recessione e l’alta disoccupazione non amano dedicare troppe ore per un lavoro di pizzaiolo ripagato con una modesta  retribuzione.
Fipe (Federazione degli esercenti che aderisce a Confcommercio) ha detto:
«In tempi di difficoltà economiche una fetta di pizza all’ora di pranzo è la scelta sempre più popolare. Il settore della pizza è in forte espansione, sono necessari circa 6.000 nuovi “pizzaioli” ma, nonostante la crisi economica e la disoccupazione, è difficile trovare persone per questo lavoro».
Gli italiani sembrano essere riluttanti a sporcarsi le mani per alimentare i forni e impastare la farina; di contro, gli immigrati stranieri non hanno di questi scrupoli, ora stanno riempiendo il vuoto per produrre una quota crescente di circa tre miliardi di pizze che gli italiani mangiano ogni anno.
Gli egiziani hanno dimostrato di essere particolarmente abili a padroneggiare l’arte della pizza perfetta, ora gestiscono molti dei ristoranti, pizzerie e trattorie in grandi città come Roma, Milano e Torino.
Amadeo Al-Wikel, dodici anni fa è emigrato dal Cairo a Roma, gestisce la sua pizzeria all’angolo di una strada nei pressi di Fontana di Trevi, al Daily Telegraph, ha detto:
«L’ottanta per cento degli egiziani che vengono a lavorare in Italia svolge il lavoro di pizzaioli. Siamo bravi a farlo perché lavoriamo sodo. Gli italiani, al contrario, non sono disposti a lavorare dieci, dodici ore il giorno, vogliono un comodo impiego in un ufficio climatizzato in cui può lavorare sei ore il giorno, cinque giorni la settimana».
Alessandro Rossi, gestisce un’altra pizzeria a Roma, ha detto:
«Sono sorpreso che gli italiani rifiutano di intraprendere una professione che fa parte del loro DNA culturale, tanto più che la disoccupazione giovanile ha raggiunto il 35 per cento.
Il lavoro del pizzaiolo è manuale, per la mentalità italiana è umiliante. I giovani italiani vogliono possedere quarantamila macchine europee e indossare bei vestiti, ma non sono disposti a svolgere questo lavoro. Il divario è riempito dagli egiziani, filippini arabi, ora svolgono un ruolo chiave in molte delle venticinquemila pizzerie italiane, con circa cento nuovi pizzaioli egiziani addestrati ogni anno. E’ vero, gli egiziani stanno soppiantando gli italiani».
David Mandolin, responsabile editoria e didattica presso Pizza New spa, ha detto:
«La pizza per essere buona deve essere croccante ma anche digeribile. Non tutti possono farla così, gli egiziani, sì».

carenza pizzaioliFipe Confcommercio
Comments ( 1 )
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  • exkra

    ci sono pizzaioli italiani che sono disoccupati, perchè il proprietario del ristorante assume l’ egiziano a 1000,00 al mese che aiuta in cucina lava i piatti e pulisce la sala, invece di pagare l’ italiano 2000,00 facendo solo il pizzaiolo. ma dopo 1 anno circa questi locali perdono man mano la clientela e chiudono queste sono le conseguenze basta andare a vedere su tripadvisor