Fukushima ha avvelenato l’Oceano Pacifico, milioni di persone a rischio?

Brutte notizie da Fukushima, da quando l’esplosione nucleare ha danneggiato l’impianto dopo il terremoto del 2011 e, lo tsunami, l’Oceano Pacifico giornalmente da oltre due anni è avvelenato con dosi letali di sostanze molto tossiche: secondo alcuni analisti, sono a rischio milioni di persone, comprese quelle che vivono in America.
Michael Snyder (è tra i ricercatori che studiano le tonnellate di rifiuti tossici che da Fukushima si riversano in mare, in ogni singolo secondo di ogni minuto di ogni giorno, di ogni settimana, di ogni mese), nel suo articoloL’acqua radioattiva da Fukushima sta sistematicamente avvelenando l’intero Oceano Pacifico“, pubblicato originariamente il 6 agosto 2013 nel sito The Truth, sostiene che “in Giappone dalle rovine dell’impianto nucleare di Fukushima, una massiccia quantità di acqua altamente radioattiva si riversa  nell’Oceano Pacifico“. L’articolo indica il trizio, cesio e stronzio come le sostanze tossiche che Fukushima riversa nell’Oceano Pacifico, che poi le correnti oceaniche, la pioggia e il vento diffondono in lungo e in largo.
E’ evidente che queste sostanze tossiche sono quasi certamente entrate nella catena alimentare, quindi le persone che consumano pesce radioattivo del Pacifico, probabilmente sono già contaminati.
Cerchiamo di vedere ciò che il gestore dell’impianto, Tepco, o Tokyo Electric Power Company, ha da dire. Recentemente “l’operatore ha ammesso che da maggio 2011, tra i venti e i quarantamila miliardi/becquerel (simbolo Bq, è l’unità di misura del Sistema internazionale dell’attività di un radionuclide, spesso chiamata in modo non corretto radioattività) di materiale radioattivo sono stati riversati nell’Oceano Pacifico.
C’è di peggio. Vi è una situazione di emergenza in uno dei reattori: le autorità di regolamentazione nucleare del Giappone hanno confermato che il materiale radioattivo ha violato una barriera di sicurezza. In altre parole, TEPCO ha perso il controllo della situazione. Ogni giorno 400 tonnellate metriche, sono pompate nel reattore, l’acqua radioattiva che provoca il cancro è sempre in mare, i livelli di materiali radioattivi sono in aumento, secondo TEPCO i livelli di cesio-134 sono aumentati di novanta volte durante il fine settimana e quelli del cesio-137 sono aumentati di ottantasei volte tra il venerdì e lunedì.
In conclusione, com’è inquinato l’Oceano Pacifico e quanto è diffusa la contaminazione, è ancora un mistero, però lo potremo scoprire quando le persone inizieranno a morire  in California e Australia.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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