Fotografie a colori di donne della Russia Zarista (1909-1915)

Sergey Prokudin-Gorskii (1863-1944) chimico e fotografo russo, alla fine del secolo scorso si è distinto come un pioniere leader della fotografia a colori in Russia. Economicamente agiato da curare l’hobby della fotografia, la sua conoscenza della chimica gli ha permesso di padroneggiare le nuove tecniche di elaborazione del colore. Ha deciso di utilizzare questi progressi nella fotografia a colori per documentare la vita in Russia. Utilizzando tecniche diverse, tra cui quella formulata dal pioniere scozzese James Clerk, nel 1909 ha iniziato a scattare queste foto a colori della sua terra.
La fotografia era un passatempo costoso, come suggerisce il suo doppio cognome unito dal trattino, Prokudin-Gorskii apparteneva alla nobiltà russa strettamente legato alla famiglia reale dei Romanov. Lo Zar Nicola II gli diede un carro ferroviario progettato con una camera oscura per aiutarlo nei suoi viaggi a documentare la vita russa (clicca l’immagine per vedere altre foto di donne russe).

Prokudin-Gorskii
Prokudin-Gorskii tra il 1909 e il 1915 ha viaggiato in tutto il paese per fotografare questo mondo ricco, vario e multiculturale, durante i suoi viaggi sulle rive del Mar Nero ha incontrato donne greche impegnate nella raccolta di tè; bambinaie italiane (vedi la donna in piedi accanto al cancello aperto) scelte per allevare i figli della classe media a San Pietroburgo; famiglie musulmane a coltivare la terra, donne Bashkir del gruppo etnico di origine turca (la vecchia seduta sui gradini di legno grigio) quelle Uzbeki del gruppo etnico di origine turca (vedi la donna in piedi sul tappeto rosso fuori di una yurta l’abitazione mobile adottata da molti popoli nomadi dell’Asia tra cui mongoli, kazaki e uzbeki) e contadine lungo il fiume Sheksna.
La ricchezza della cultura russa ha sorpreso e colpito Prokudin-Gorskii, ha deciso di utilizzare le sue fotografie a colori per insegnare la diversità e la tolleranza a tutti i bambini in tutto il paese.
L’inizio della prima guerra mondiale, purtroppo portò lo Zar Nicola a credere che Dio gli avesse detto di condurre i suoi uomini in battaglia, in sintesi molti di questi uomini chiamati a combattere erano impiegati nelle aziende agricole. La terra rimase abbandonata, le famiglie lasciate senza generi alimentari.
La carestia si diffuse attraverso la campagna, nel marzo del 1917 in occasione della Giornata internazionale della donna, le madri russe marciarono per rivendicare il pane, la loro protesta si fuse con uno sciopero dei lavoratori che si trasformò nella prima grande rivolta (o rivoluzione di febbraio) provocò l’abdicazione dello Zar Nicola II, la fine della dinastia dei Romanov, dell’Impero russo e dell’autocrazia. Otto mesi dopo la rivoluzione d’ottobre portò al potere i bolscevichi.
Prokudin-Gorskii dopo la Rivoluzione si trasferì in Francia, le sue splendide fotografie a colori testimoniano una ricca diversità della vita nella Russia pre-rivoluzionaria.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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