Robert X. Fogarty fondatore di Dear World, il sito che ha organizzato il ritorno dei sopravvissuti a Boston, ha scritto:
«Cari sopravvissuti,
Quando vi abbiamo chiesto di tornare al traguardo, un luogo che ha cambiato la vostra vita, sapevamo che non sarebbe stato facile. Ci avete detto di alcuni giorni che sono più difficili di altri, ma che sia un bene avere brutte giornate.
Principalmente ci avete detto sulla bontà degli altri. I colleghi che hanno lavorato come baby sitter. I ragazzi delle scuole che hanno inviato messaggi. I vicini di casa che hanno cucinato la cena.
Quello che è successo quel giorno era il terrore. Il terrore accade quando l’amore è assente.
Boston adesso è una città di storie d’amore.
Grazie per aver condiviso le vostre storie qui. Mentre guarite, sappiate che sempre ispirate il resto di noi a essere migliori.
Amore,
Robert, Fondatore di Dear World
Maratona di Boston: foto e messaggi di speranza dei sopravvissuti
Il mio nome è Sydney Corcoran, ho 18 anni, e vivo a Lowell, Massachusetts. Il mio messaggio è “Tu puoi sfregiarmi, ma non mi puoi fermare”. Penso che ognuno di noi abbia le sue cicatrici, e dovrebbe abbracciarle. Ho imparato che siamo in grado di superare gli ostacoli che ci hanno procurato le cicatrici (clicca la foto di Sydney Corcoran per vedere altre immagini e messaggi di sopravvissuti all’attentato della Maratona di Boston) (vedi video del ritorno al traguardo per la prima volta di Celeste Corcoran, la mamma di Sydney).
E’ stato davvero difficile pensare di tornare al traguardo. Ero ansiosa e nervosa per tornare. Volevo sempre trovare un motivo per non tornare. Ora, è la prima volta che sono tornata. Non credo che sarebbe potuto andare meglio. Sono così felice che la mia prima esperienza sia stata con voi ragazzi di Dear World perché mi avete permesso di riprendere questo posto in modo felice».
