Il nuovo formato audio MPEG-H dei creatori di MP3 promette il suono surround di prossima generazione

Fraunhofer Institute ha presentato al Mobile World Congress 2018 di Barcellona il suo formato audio MPEG-H di prossima generazione, spera che le sue capacità avanzate, di fatto, lo vedranno diventare il nuovo standard per le emittenti e i creatori di esperienze di realtà virtuale (VR).
Fraunhofer Institute che faceva parte del team che per primo ha creato il formato di file MP3 ormai onnipresente, sta assistendo a una crescente adozione di MPEG-H in tutto il mondo, consente ai creatori di contenuti di produrre vere esperienze audio surround.
MPEG-H (rispetto allo standard 5.1 ormai capillare) non ha alcun limite al numero di sorgenti audio che può replicare, può persino emulare il suono in uno spazio 3D attivando sorgenti verticali e orizzontali. Inoltre, può applicare l’audio a singoli oggetti in ambienti virtuali, un vantaggio significativo per i creatori di contenuti VR.
Julien Robilliard product manager di Fraunhofer Institute durante la dimostrazione della tecnologia ha spiegato che molte esperienze di VR forniscono solo audio stereo semplice, non riescono a seguire il movimento della testa degli utenti e adattare di conseguenza il paesaggio sonoro virtuale.
Gli oggetti virtuali possono essere assegnati a una posizione, il suono emesso cambia a seconda che si trovi dietro, di fronte o al lato dell’utente. L’esperienza funziona anche con l’utilizzo di di un normale paio di cuffie stereo.
MPEG-H per le emittenti offre anche numerosi vantaggi agli utenti consentendo loro di manipolare il volume di molti differenti livelli audio. Julien Robilliard ha detto:
«Prendiamo ad esempio il dialogo sui film, è possibile aumentare il volume dei dialoghi senza influire sugli effetti. Se stai guardando gli sport, puoi disattivare il commento e provare cosa vuol dire essere nella folla allo stadio».
Fraunhofer Institute in una demo di Formula 1 ha mostrato che il livello di tutti questi diversi elementi poteva essere adattato in base alle preferenze dell’utente, potevano persino silenziare il suono di tutto tranne quello che era detto dal microfono del casco del conducente.
MPEG-H come MP3, è stato progettato per essere supportato su una vasta gamma di dispositivi. I costi possono essere ridotti perché si sta mixando una sola volta, lo stesso contenuto si adatterà sempre al dispositivo riprodotto su un cellulare, su una TV o un dispositivo VR.
La TV saprà che ha solo altoparlanti stereo in modo che il decodificatore misuri tutti questi oggetti per l’uscita stereo. Ora, se si ha un AVR con configurazione 7.1, il decodificatore si decomprimerà per sfruttare al meglio questi diffusori. Si adatterà sempre al dispositivo finale.
Il formato è stato anche adattato per l’efficienza nello stesso modo in cui l’MP3 permetteva alle canzoni di occupare meno spazio virtuale pur fornendo una qualità audio simile. L’audio veramente coinvolgente può essere ottenuto con lo stesso file musicale formato 5.1, una necessità per la TV che ha capacità limitate di trasmissione di dati o  per i dispositivi mobili con piccole unità di archiviazione interne.
Le reti televisive per importanti eventi sportivi hanno già iniziato a trasmettere in MPEG-H, anche se il supporto al momento è relativamente limitato ad alcune TV realizzate da Samsung e LG.
Julien Robilliard in conclusione ha detto:
«Lo standard è stato portato a termine più di tre anni fa, la maggior parte del lavoro ora è far sì che le persone lo implementino».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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