Festa indù in onore della dea Durga: santone a torso nudo, si versa in testa litri di latte bollente (video)

L’India è una terra di antica cultura, con cerimonie che risalgono a migliaia di anni fa. E’ difficile valutare, senza alcuna spiegazione logica a disposizione, le origini di un particolare rituale, salvo quello che diverse celebrazioni indiane sembrano far parte della superstizione. Tutto ciò non frena il popolo dell’India al partecipare con soddisfazione a cerimonie religiose e culturali.
Il Navaratri è un esempio, è la festa delle nove notti, celebrata ogni anno nel mese di ottobre. E’ dedicato a diverse manifestazioni della Dea, in tutto il paese i nove giorni sono pieni di feste, buon cibo, musica, danza e cerimonie religiose.
La città santa di Varanasi è il luogo dove è nato un santone ottantenne dalla pelle speciale. Il famoso tempio Varanasi dedicato alla Dea Durga, è il luogo dove annualmente mette in scena il suo rituale.

Il primo giorno del Navaratri, la popolazione raggiunge il tempio per vedere il santone eseguire qualcosa d’incredibile: l’uomo a torso nudo, si versa sulla testa il latte bollente contenuto in nove distinti recipienti di terracotta, appositamente decorati per l’occasione. La semplicità dell’azione, senza manifestare dolore, rende il rituale ancor più incredibile. Terminato il numero, sulla pelle del santone, non resta traccia della minima ustione.
Il “prodigio” del santone che sfugge alle ustioni, non trova nessuna spiegazione medica. Il popolo di Varanasi, la città santa degli Induisti, crede al soprannaturale, una benedizione e un miracolo operato dalla stessa dea Durga, rafforzato dal fatto che il santone, non solo si fa il bagno con il latte bollente, ma offre alla Dea i puri (pane fritto), presi a mani nude dall’olio bollente.
Il santone, spiega:
“E’ la benedizione della Dea che mi permette di non ustionarmi. La gente può chiamarla superstizione, ma quando la Dea sfida la mia fede, io devo rispondere“.
La spiegazione del santone non fa una piega, in effetti può aver ragione, dopo tutto, sono sempre loro a dire che la fede può spostare le montagne.

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