Farina all'ocratossina

E’ sospetto il silenzio attorno alla storia del grano contaminato. Per dare risonanza alla richiesta dell’ADUC, pubblico il loro Comunicato Stampa.

Pane e pasta all’Ocratossina A? E’ possibile, anzi probabile, dopo la scoperta di 58mila tonnellate di grano duro inquinate da questa pericolosissima tossina e immesse sul mercato. Il grano duro viene utilizzato principalmente per la produzione di pasta e di particolari tipi di pane.
Alle Autorita’ pubbliche e alle imprese del settore, ciascuno per la propria competenza, chiediamo:
* l’elenco dei prodotti alimentari contenenti la partita di grano in questione;
* l’individuazione dei lotti e la quantita’ dei prodotti alimentari gia’ venduti;
* il ritiro dei prodotti alimentari in vendita o venduti.
Ricordiamo che l’Ocratossina A e’ una micotossina (sostanza tossica) prodotta da muffe (funghi). Puo’ essere presente in cereali, spezie, caffe’, cacao, frutta secca, olive, mele, fichi, latte (anche umano) e derivati, carne e derivati. Quando un prodotto contaminato entra in una preparazione alimentare contamina tutto l’alimento. Le micotossine sono:
* genotossiche (danneggiano il materiale genetico);
* cancerogene (provocano il cancro);
* mutagene (inducono mutazioni genetiche);
* nefrotossiche (danneggiano i reni);
* teratogene (inducono malformazioni);
* immunotossiche (danneggiano il sistema immunitario).
La quantita’ massima assumibile di Ocratossina A e’ di 5 nanogrammi (5 miliardesimi di grammo) per kg di peso corporeo di una persona.

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