Elon Musk sostenitore del Pronatalismo tecnofilo: persone ricche, intelligenti con famiglie numerose

È apparso di punto in bianco un nuovo termine: pronatalismo tecnofilo. È un movimento di persone straordinariamente ricche, intelligenti, che preferiscono le famiglie numerose. Ecco come dovrebbe essere il nostro mondo, secondo loro.
Elon Musk noto per Tesla e Twitter, tra le altre cose, è uno dei più noti sostenitori di questo movimento pronatalista. Ha concepito dieci figli con tre donne, una moglie, un’amica e una madre surrogata. Elon Musk l’anno scorso ha avuto due gemelli con una sua dipendente: Shivon Zilis, dirigente di Neuralink.
Il successo personale di qualcuno – secondo Elon Musk – è strettamente legato al suo QI. I pronatalisti vedono come responsabilità delle persone intelligenti mettere il maggior numero possibile di bambini brillanti su questa terra. Addetti ai lavori dicono che Elon Musk incoraggia “tutti gli uomini ricchi che conosce” ad avere quanti più bambini possibile.
Elon Musk su Twitter ha scritto:
«Contrariamente a quanto molti pensano, più qualcuno è ricco, meno figli ha. Io sono una rara eccezione. La maggior parte delle persone che conosco ha zero o un figlio».
Elon Musk teme che le persone più povere, meno intelligenti e con famiglie numerose possano presto prendere il sopravvento sui ricchi. Le persone più influenti degli Stati Uniti, durante gli incontri privati, discutono le loro idee, spesso vertono sul pronatalismo.
Il pronatalismo perché è così popolare in questi circoli? Il filosofo Nick Bostrom è uno dei padri fondatori del “Longtermism” (Lungotermismo, pensiero a lungo termine), una filosofia che ha guadagnato molta popolarità tra i pronatalisti tecnofili. Ha scritto:
«Il tasso di natalità di “individui intellettualmente preparati” soprattutto nei Paesi occidentali, minaccia di diventare così basso che la cultura occidentale rischia di estinguersi e la “società civile avanzata” collasserà».
L’idea di base del lungotermismo è che il benessere e la sopravvivenza delle generazioni future, delle persone che vivranno tra migliaia o addirittura milioni di anni, sia una “fondamentale priorità morale” per gli esseri umani che abitano il presente.
Il sito del Centro per l’altruismo effettivo, un think tank che si occupa di divulgare i principi di questa filosofia, riporta:
«Le nostre vite hanno sicuramente la stessa importanza di quelle vissute migliaia di anni fa, quindi perché le vite delle persone che vivranno tra migliaia di anni non dovrebbero avere la stessa importanza?».
Molti governi occidentali sono preoccupati per il basso tasso di natalità nel loro Paese, una popolazione ha bisogno di un tasso di natalità di 2,1 nascite per donna per mantenere la stessa dimensione.
Il tasso di natalità della Corea del Sud è stato il più basso al mondo, con solo 0,81 figli per donna. La popolazione in Europa in più della metà dei Paesi europei diminuirà a causa di un surplus negativo di nascite, ad esempio, nei Paesi Bassi il tasso di natalità è di 1,6 all’anno, mentre negli Stati Uniti, solo gli Amish hanno un tasso di natalità elevato: un demografo ha scherzato sul fatto che tra 200 anni tutti gli americani saranno Amish.
L’ottavo miliardesimo cittadino del mondo, nato di recente, non dà alcuna speranza ai pronatalisti, molto probabilmente questo bambino è africano, considerando che in Niger, ogni donna partorisce in media 6,8 figli. È il tasso di natalità più alto del mondo. I Paesi africani possono quindi aspettarsi una significativa crescita demografica.
I Paesi occidentali al contrario, vedranno il crollo della loro popolazione nel lungo periodo, per questo motivo, alcuni Paesi come la Germania e l’Ungheria, hanno introdotto politiche familiari pronataliste. Putin assegna una medaglia alle donne con dieci o più figli. Il quotidiano britannico The Guardian l’ha criticato: «Riduce le donne a macchine per fare figli».
Il pronatalismo tecnofilo di Elon Musk non è apparso all’improvviso, ma in questa visione, le persone particolarmente intelligenti, bianche e ricche dei Paesi occidentali sembrano essere importanti. Le persone particolarmente intelligenti devono avere molti figli brillanti. E Elon Musk non è l’unico a pensarla così.

Uguaglianza
I coniugi americani Malcolm Collins (37 anni) e Simone Collins (36 anni) su Twitter si presentano esplicitamente come pronatalisti, sono i fondatori dell’organizzazione no-profit Pronatalist. Simone (in varie altre lingue, come il francese, è usato al femminile, equivale alla nostra Simona) non vuole immaginare che la libertà di espressione, la consapevolezza del clima, l’uguaglianza razziale e i diritti LGBT scompaiano a causa di un basso tasso di natalità.
La coppia, con un elevato livello di istruzione, vuole avere almeno sette e al massimo tredici figli. I coniugi Collins poiché Simona sta invecchiando, nel 2018 hanno creato il maggior numero possibile di embrioni, sono conservati in un congelatore. Tre dei tredici figli sono già nati.
La stirpe dei Collins secondo i loro calcoli, se tutti i loro figli avranno otto figli, dopo undici generazioni dominerà l’attuale popolazione umana. E se ci riusciranno – afferma Malcolm – sul sito di notizie Business Insider: «Potremo determinare il futuro della nostra specie”. E non hanno paura di quelle che chiamano “Strutture familiari sperimentali».

Silicon Valley
Se c’è un posto al mondo in cui si incontrano molte persone con un alto quoziente intellettivo, è la Silicon Valley negli Stati Uniti. Non c’è da stupirsi che il pronatalismo tecnofilo vi cresca silenziosamente. Il quotidiano The Guardian ha scritto: «Le persone più ricche e potenti del mondo considerano un dovere replicarsi il più possibile».
Ogni tipo di tecnologia per rendersi immortali non è stata utile ai ricchi leader tecnologici. Ora vogliono ottenere l’immortalità avendo molti figli. Simona Collins l’ha evidenziato nel sito di notizie Mercatornet, ha detto:
«La nostra sottocultura vede la strada per l’immortalità nell’avere molti figli».
I pronatalisti sostengono che trasmettere il proprio DNA genetico sia il modo più opportuno per migliorare la popolazione mondiale e mantenere vivo lo stile di vita occidentale. L’articolo pubblicato dal quotidiano The Guardian sottolinea:
«I ricchi della Silicon Valley, come Mark Zuckerberg (Meta), Musk e Jeff Bezos (Amazon), non mirano a guadagnare il maggior numero di dollari possibile. Dedicano almeno il 10% del loro reddito a progetti di beneficenza. È notevole la frequenza con cui investono il loro denaro in progetti che devono migliorare l’umanità. Ricchi americani, come Peter Thiel (PayPal) e Steve Jurvetson, investono molto denaro in centri di fertilità, fino al 2025, si tratta di un esborso di circa 78,2 miliardi di dollari».
Steve Jurvetson attraverso la sua società di investimenti Future Ventures, insieme all’Università di Harvard, ha investito milioni di dollari nella società Gameto, un’azienda che combatte l’invecchiamento delle ovaie, aiuta le donne a rimanere fertili a lungo, in modo da poter partorire ancora in età avanzata con la fecondazione in vitro”.

I bambini
L’industria della fecondazione in vitro, in ogni caso, beneficia del crescente numero di infertilità. Attraverso la fecondazione in vitro nascono circa 500.000 bambini all’anno, ciò porta a un profitto di 14 milioni di euro, nel prossimo decennio, si prevede che entrambi i numeri raddoppieranno.
Sam Altman, braccio destro di Elon Musk nella società di intelligenza artificiale OpenAI, investe nell’azienda Conception. Sam Altman è omosessuale, tramite Conception vuole consentire a due uomini biologici di avere figli insieme, ha dichiarato: «Penso che avere molti figli sia fantastico».

La meditazione
Malcolm e Simona Collins non solo promuovono la loro visione attraverso il loro sito web, lo fanno anche con il loro libro “The Pragmatist’s Guide to Crafting Religion”, prossimo alla pubblicazione. Votano repubblicano ma non sono assolutamente evangelici conservatori. Si definiscono “calvinisti laici”. La loro religione si chiama evoluzione, il loro libro è una “meditazione su come possiamo costruire con cura una religione che sia un successo evolutivo”.
Il pronatalismo tecnofilo va oltre l’aumento artificiale della fertilità femminile, il piano della famiglia Collins è di promuovere anche il Transumanesimo. Vogliono creare da soli i loro embrioni, in modo che i loro figli nascano con “buoni geni”. “Chiediamo un transumanesimo ragionevole, lieve ma aggressivo: migliorare e trasformare la condizione umana con la tecnologia”. In altre parole: manipolare i geni degli embrioni per far nascere al mondo super bambini “perfetti”.
I Collins negano con forza che si tratti di Eugenetica. “Non chiamatela eugenetica”. Comprensibilmente, vogliono prenderne le distanze perché questo termine è stato infettato dai programmi di miglioramento della razza dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’eugenetica, o miglioramento razziale, tentava di cambiare il patrimonio genetico dell’umanità producendo prole intelligente e bianca. Il transumanesimo non se ne discosta in modo significativo ma graduale. L’obiettivo è sempre quello di migliorare la razza umana. Tuttavia, al corpo umano utilizza tecniche come la nanotecnologia, la manipolazione genetica e l’applicazione dell’informatica. La loro progenie dovrà essere composta da superpersone ricche e iperintelligenti.
La società Genomic Prediction deve garantire la superiorità genetica dei bambini. Il DNA di ogni embrione che verrà inserito nell’utero di Simona Collins è stato testato secondo migliaia di criteri, i futuri genitori se ci saranno più embrioni, avranno la possibilità di scegliere il migliore e di scartare gli altri, in questo caso, l’embrione selezionato, una femmina, ha ottenuto un punteggio di 1,9; l’embrione con il punteggio più basso aveva un -0,96. Simona trova questo numero importante, come ha dichiarato all’agenzia di stampa Bloomberg: «Utilizziamo le più recenti conoscenze scientifiche per dare ai nostri futuri figli tutti i vantaggi possibili».
Hebrew University di Gerusalemme ha detto che questi numeri non possono essere presi del tutto sul serio, non si sa ancora come certi tratti genetici siano in relazione tra loro. Jennifer Eccles, fondatrice di Genomic Prediction, definisce il test «Il vaso di Pandora: può portare a ogni tipo di inaspettata infelicità».

Complesso
Gli investimenti dei ricchi leader tecnologici della Silicon Valley nella tecnologia della fertilità, non sono investimenti privi di interesse, anche in questo caso, la filosofia del lungotermismo gioca un ruolo importante. “È un utilitarismo con il complesso di Dio”, ha notato di recente The Guardian, alcuni dei super-ricchi, tra cui Thiele, pensano anche al futuro politico, nella loro visione, ha un ruolo importante il libro di James Dale Davidson: “L’individuo sovrano. Come sopravvivere e prosperare durante il crollo del Welfare State” (1997).
Le democrazie prosperano grazie alle tasse che ricevono dalla popolazione attiva. Le criptovalute comprometteranno questo flusso di denaro del governo. Lo Stato diventerà obsoleto come entità politica, nel caos mondiale che ne deriverà, una “élite cognitiva” salirà al potere.
Il libro descrive queste persone come “individui sovrani” che formeranno un nuovo regno mondiale. Il vecchio ordine crollerà. Le democrazie si estingueranno e saranno sostituite da alcuni trattati di città-stato sotto un governo mondiale. L’epoca attuale sarebbe quindi un periodo di trasferimento verso il nuovo scenario.

Bambino di design
Il pronatalismo tecnofilo riunisce quindi diverse linee. La filosofia del longtermismo, la fecondazione assistita, le nuove tecniche di fertilità, il miglioramento umano, il Bambino di design (il cui corredo genetico è stato selezionato per sradicare un particolare difetto o per garantire la presenza di un particolare gene), l’evoluzione e, a lungo termine, forse un mondo governato da un’élite bianca super ricca e super intelligente.
È un movimento che in silenzio si sviluppa lentamente ma inesorabilmente. Simona Collins non intende ritardarlo, ha dichiarato:
«Si tratta di persone che faranno in modo che i loro figli ottengano tutti i benefici possibili, non credo che la legge o le norme sociali impediranno ai genitori di dare ai figli questi benefici».
Theo Boer presso l’Università teologica protestante di Groningen, esperto di etica, risponde in modo critico al movimento del pronatalismo:
«Nel cristianesimo e nell’ebraismo, ricevere figli è sempre un grande bene, ma non vedo un comandamento biblico per mantenere alto il numero di persone occidentali. C’è un comandamento molto più in alto, fare di tutti gli uomini i discepoli di Cristo. Inoltre, il fine non giustifica tutti i mezzi, avere molti figli non può mai portare a disattendere il comandamento della fedeltà matrimoniale. Ovviamente, non vado a trovare Elon Musk tutti i giorni, ma difficilmente riesco a immaginare che a tutti i suoi figli, possa dare la presenza paterna necessaria per il loro sano sviluppo emotivo».

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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