Elinor Otto alla veneranda età di novantatré anni, continua a lavorare in una fabbrica che produce aerei cargo Boeing C-17. Elinor Otto, faceva parte della famosa brigata “Rosie the Riveter” (un personaggio immaginario creato durante la seconda guerra mondiale, a simboleggiare le donne che lavorano nelle industrie di guerra, per esempio, come rivettatrici in fabbriche di aerei. Rosie è stata spesso raffigurata indossando tute e guanti da lavoro con i capelli legati in un nastro a pois – vedi foto).
I lavoratori nell’attuale economia sono fortunati se riescono a stare nello stesso posto di lavoro per più di un anno. E poi ci sono persone come Elinor Otto che a novantatré anni guida la macchina per andare a lavorare nello stesso luogo da ben settantuno anni.
Elinor Otto in questi giorni è occupata nell’assemblaggio di un aereo cargo C-17. Il suo primo lavoro con la Boeing è iniziato nel 1942, in America ha contribuito allo sforzo bellico per costruire aerei mentre gli uomini erano stati inviati all’estero.
Il lavoro con la Boeing si è interrotto dopo la seconda guerra mondiale, ha brevemente provato il lavoro d’ufficio, ma l’ha trovato poco attraente. La sua retribuzione è aumentata da 65 centesimi l’ora degli anni ’40 ai circa 38 dollari l’ora attuali.
E’ ancora riconosciuta come un asso con una pistola rivetto, necessaria per l’assemblaggio degli aerei. I suoi colleghi la vedono come una fonte d’ispirazione, non trovano nulla di spettacolare nella sua storia. Elinor Otto ha detto:
«Mi piace lavorare, stare vicino a persone che lavorano. Mi piace alzarmi e uscire da casa, durante il giorno cerco di realizzare qualcosa di concreto. Sono rimasta nel mondo del lavoro per tanto tempo per contribuire a sostenere la mia famiglia. Ho aiutato anche mia madre.
Ora sono una bisnonna, la mia unica preoccupazione è di restare impegnata, quando andrò in cielo, spero che Dio mi terrà occupata“.