Elevato apporto di cereali raffinati legato a maggior rischio di malattie cardiache e morte

L’elevata assunzione di cereali altamente trasformati (raffinati) è associata a un rischio elevato di malattie cardiache e di morte rispetto ai cereali interi (non raffinati), secondo uno studio pubblicato nella rivista The BMJ.
I cereali, come avena, riso, orzo e grano costituiscono circa il 50% dell’apporto calorico giornaliero in tutto il mondo e fino al 70% nei paesi a basso e medio reddito, in particolare in Africa e Asia meridionale. I cereali integrali tendono ad essere più ricchi di fibre alimentari, vitamine, minerali e acidi grassi essenziali rispetto ai cereali raffinati. Studi precedenti hanno dimostrato che una maggiore assunzione di cereali integrali è associata a un minor rischio di malattie cardiovascolari e di morte, ma non sono state trovate associazioni chiare per i cereali raffinati. I ricercatori per affrontare questa lacuna hanno deciso di valutare l’associazione tra assunzione di cereali raffinati, cereali integrali e riso bianco con malattie cardiovascolari (CVD) e mortalità.
I loro risultati sono basati su dati per 137.130 persone di età compresa tra i 35 e 70 anni in 21 paesi a basso, medio e alto reddito che non avevano storia di malattie cardiache e stavano prendendo parte allo studio Prospective Urban and Rural Epidemiological (Pure). Hanno esaminato il riso bianco separatamente da tutti gli altri cereali raffinati perché più del 60% della popolazione (Pure) vivono in Asia dove il riso è un alimento base.
I ricercatori all’inizio dello studio hanno raccolto informazioni dettagliate su istruzione, ricchezza, stile di vita e storia medica dei partecipanti, sono stati utilizzati questionari alimentari convalidati per valutare l’assunzione di cereali raffinati, cereali integrali e riso bianco. I decessi per cause cardiovascolari o gravi eventi cardiovascolari tra cui infarto, ictus e insufficienza cardiaca sono stati poi monitorati per una media di 9.4 anni.
I ricercatori dopo aver tenuto conto di altri fattori potenzialmente influenti, hanno scoperto che la categoria più alta di assunzione di cereali raffinati (almeno 350 g o circa 7 porzioni il giorno) è stata associata a un rischio più elevato del 27% di morte e un rischio più elevato del 33% di gravi eventi cardiovascolari rispetto alla categoria più bassa di assunzione (meno di 50 g il giorno).
Assunzioni più elevate di cereali raffinati sono stati anche associati con una maggiore pressione sanguigna, ma non sono state trovate associazioni significative tra l’assunzione di cereali integrali o riso bianco e gli esiti di salute.
I ricercatori hanno evidenziato che questo è uno studio osservazionale, quindi non può stabilire la causa, hanno indicato alcune limitazioni, come affidarsi al richiamo per i questionari alimentari, che potrebbero aver influito sull’accuratezza dei risultati.
I ricercatori con i dati provenienti da 21 paesi attraverso cinque continenti, sono stati in grado di analizzare ampi modelli di dieta, ciò significa che i risultati sono molto affidabili e ampiamente applicabili alle popolazioni di tutto il mondo. Suggeriscono che, a livello globale, dovrebbe essere incoraggiata una minore assunzione di prodotti raffinati, promuovendo al contempo una maggiore assunzione di cereali integrali, in conclusione hanno detto:
«La riduzione della quantità e il miglioramento della qualità dei carboidrati sono essenziali per migliorare la salute».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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