El Niño può rendere il 2014 l’anno più infuocato mai registrato

Tenere pronti i ghiaccioli. Le previsioni meteorologiche a lungo termine suggeriscono che il 2014 potrebbe essere l’anno più caldo di sempre, questo perché il clima del cattivo ragazzo El Niño sembra essere sempre pronto a vomitare il calore nell’atmosfera.
El Niño si verifica quando l’acqua calda sepolta sotto la superficie del Pacifico si alza e si propaga lungo l’equatore verso l’America. La combinazione per nove mesi o più porta la pioggia e le inondazioni nelle zone intorno al Perù e l’Ecuador, la siccità e gli incendi in Indonesia e Australia. Fa parte di un ciclo chiamato El Niño-Southern Oscillation (è l’elemento atmosferico di El Niño con un’oscillazione della pressione dell’aria in superficie tra la zona tropicale orientale e occidentale delle acque dell‘Oceano Pacifico. La forza del Southern Oscillation è misurata dal Southern Oscillation Index (SOI). Il SOI fornisce un’indicazione dello sviluppo e intensità nel Pacifico degli eventi di El Niño o La Niña. Il SOI è calcolato utilizzando le differenze di pressione tra Tahiti e Darwin in Australia.
Scott Power del Bureau of Meteorology a Melbourne, in Australia ha detto:
«E’ notoriamente difficile in un dato anno prima della “barriera di primavera” fare un pronostico se ci sarà o non ci sarà un El Niño. Il ciclo di “El Niño-Southern Oscillation” si manifesta intorno ad aprile-maggio-giugno di ogni anno».
Wenju Cai del CSIRO, agenzia di ricerca nazionale a Melbourne in Australia, ha aggiunto:
«Il problema è che c’è molta variabilità tra la bassa pressione atmosferica e l’oceano, è difficile vedere segnali, anche se c’è uno sviluppo di El Niño, non è facile da prevedere».

Collegamenti nell’atmosfera
Ora un modello destinato specificamente a prevedere El Niño sembra essere in grado di setacciare i segnali valutando una funzionalità in precedenza inesplorata del clima del Pacifico.
Le previsioni precedenti hanno fatto affidamento su modelli climatici completi. Armin Bunde e i suoi colleghi della Justus Liebig University in Giessen, Germania, invece di utilizzare questo tradizionale approccio ha esaminato la forza del legame tra la temperatura dell’aria sopra l’equatore e la temperatura dell’aria nel resto del Pacifico.
Le registrazioni hanno mostrato che, l’anno che precede ogni El Niño, nelle due regioni a differenza di altri periodi dell’anno le temperature erano simili. Il team ha anche scoperto che, una volta che questi legami atmosferici raggiungono una resistenza critica, la probabilità dello sviluppo di un El Niño nell’arco di un anno è di circa il 75 per cento.
Armin Bunde ha detto: «Vi è certamente una correlazione tra ciò che misuriamo nell’atmosfera e l’insorgenza di un evento di El Niño. Ora dicono che la soglia è stata superata nel settembre 2013. Pertanto, la probabilità è che El Niño si verificherà nel 2014. In altre parole, quest’anno vi è una probabilità del 76 per cento di un El Niño».
Wenju Cai del CSIRO spiega:
«Il 2014 come risultato del cambiamento climatico probabilmente sarà uno degli anni più caldi mai registrati, con la presenza di El Niño quest’anno farà ancora più caldo. El Niño di norma si trova a cavallo di due anni, potrebbe dare al 2015 il titolo di anno più caldo. E’ possibile, ma per la variabilità non è una cosa sicura, tutto potrebbe cambiare.
Un numero crescente di modelli climatici sta predicendo El Niño per quest’anno. Non è chiaro se sarà un El Niño estremo come l’evento del 1998 ricordato per le decine di migliaia di vittime. Io penso che un estremo El Niño sia improbabile perché la variabilità a lungo termine nel clima del Pacifico tende a sopprimerlo».

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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