Economia, i vecchi cellulari sono una miniera d’oro (video)

L’industria mineraria mentre ha bisogno di una tonnellata di minerale per ottenere un grammo di oro, con il riciclo di 35 telefoni cellulari si potrebbe ottenere la stessa quantità di metallo prezioso. Il tema è interessante, il riciclaggio elettronico potrebbe avere un reale impatto sull’economia e l’ambiente?
In tutto il mondo numerose cause ambientali riguardano il conflitto con le miniere d’oro. Emblematico è il caso di Barrick Gold e il suo progetto Pascua Lama, nel nord del Cile, per anni contrastato dalle comunità locali, preoccupate di veder danneggiato l’ambiente e le attività agricole. Le proteste e petizioni presentate al Governo cileno nel corso degli anni hanno costretto Barrick Gold ad affrontare il problema politico (il giacimento è esteso in entrambi i paesi confinanti del Cile e l’Argentina), poi quello ambientale e quello dei rapporti con gli abitanti della zona. Tutto ciò si è tradotto, nel bilancio Barrick del secondo trimestre 2013, in una svalutazione dell’asset per 5,1 miliardi di dollari. Quattro anni orsono, quando era stata ottenuta la licenza, i costi erano stimati in 3 miliardi, mentre adesso il ricalcolo li ha quasi triplicati. L’apertura della miniera, in precedenza prevista per la seconda metà del 2014, era già stata rinviata in giugno a metà del 2016, ma la data rischia di slittare nuovamente.
Ora quali possibilità esistono per impedire la distruzione di ecosistemi e di non influenzare l’economia? In Europa il riciclaggio è visto come l’alternativa, Janez Potocnik commissario europeo per l’ambiente, nel mese di aprile parlando ai giornalisti al 16° Forum europeo di eco-innovazione alla Fiera di Hannover ha detto:
«L’oro è nel cestino dei rifiuti. Il mio vecchio cellulare contiene oro, platino, palladio e rame, in Europa i cellulari sono abbondanti risorse perché una tonnellata di questi apparecchi contiene circa 280 grammi di oro, 140 grammi di platino e palladio e 140 chili di rame. Sono rifiuti che non devono essere sepolti o cremati, ma li dobbiamo sfruttare.
Dobbiamo cambiare il nostro modo di produrre e di consumare, in sostanza il nostro modo di vivere un modello economico in un più ampio sforzo per utilizzare le risorse in modo più efficiente. L’obiettivo è di far progettare alle aziende prodotti facilmente smontabili o riciclabili un numero quasi infinito di volte. Gli obiettivi degli Stati membri per il riciclaggio di rifiuti urbani e domestici sono in questo momento fissati al 50 per cento entro il 2020, dobbiamo aumentare le percentuali ed eliminare gradualmente l’uso delle discariche.
L’Unione europea si basa molto sulle importazioni di energia e minerali per rame, zinco, nichel e metalli delle terre rare utilizzati per le tecnologie intelligenti.
E’ possibile produrre un anello di nozze d’oro riciclando dieci chili di telefoni cellulari, ma in Europa si ricicla meno del dieci per cento dei telefoni cellulari. Le persone in media ogni 18 mesi cambiano il proprio cellulare. Significa che nell’UE ogni anno circa 100 milioni di cellulari non sono riciclati, si otterrebbero 2,4 tonnellate di oro, 25 tonnellate di argento, 1 tonnellata di palladio, 900 tonnellate di rame l’anno ma non lo facciamo. Ora non è più possibile dissociare l’ambiente dall’economia».

 

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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