Gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale generano la loro quota di spazzatura, riempiendo le navi cargo che poi escono dall’orbita e bruciano nell’atmosfera.
Sierra Space ha vinto un contratto per costruire un compattatore di rifiuti per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il dispositivo compatterà i rifiuti spaziali del 75% in volume, e consentirà di estrarre acqua e altri gas per il recupero. I blocchi di spazzatura risultanti sono facilmente immagazzinabili e, nelle missioni lunghe, potrebbero persino essere utilizzati come schermatura dalle radiazioni.
Il dispositivo chiamato Trash Compaction and Processing System (TCPS), sarà testato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale verso la fine del 2026.
Sierra Space ha affermato che per la gestione dei rifiuti, lo stivaggio e il recupero delle acque, questa tecnologia potrebbe essere fondamentale per il successo delle future esplorazioni spaziali, come le missioni con equipaggio di lunga durata sulla Luna e su Marte.
Tom Vice, CEO di Sierra Space, ha affermato:
«I viaggi spaziali a lungo termine richiedono l’uso efficiente di ogni grammo di materiale, e di ogni elemento di equipaggiamento. Ogni decisione presa su un veicolo spaziale può avere conseguenze di vasta portata, e la gestione dei rifiuti diventa una questione di sopravvivenza, e integrità della missione nello Spazio. Stiamo affrontando questa sfida attraverso l’innovazione tecnologica, e l’impegno per la sostenibilità in ogni aspetto delle operazioni spaziali. Uno smaltimento efficiente, sostenibile, innovativo dei rifiuti, è essenziale per il successo dell’esplorazione spaziale con equipaggio».
La NASA ha dichiarato che attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), i rifiuti vengono separati in sacchi per rifiuti umidi e secchi, questi sacchi vengono temporaneamente immagazzinati, fino a quando possono essere caricati su veicoli di rifornimento esauriti, come la navetta russa Progress e il veicolo Cygnus della Northrup Grumman: quando questi veicoli di rifornimento sono pieni di rifiuti, si sganciano dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e rientrano nell’atmosfera terrestre. Durante il rientro, i veicoli bruciano a causa dell’attrito con l’atmosfera, distruggendo così tutti i rifiuti al loro interno.
È riportato che per le missioni più lontane nello spazio, i rifiuti dovranno essere gestiti e smaltiti con altri metodi, come il lancio dei rifiuti nello spazio, il che non sembra un’idea molto ecologica. Inoltre, i rifiuti umidi contengono componenti che potrebbero non essere conservabili per lunghi periodi, tra un lancio e l’altro, senza mettere in pericolo l’equipaggio.
Attualmente non c’è modo di recuperare l’acqua dai rifiuti “umidi. Il nuovo dispositivo Trash Compaction and Processing System (TCPS), dovrebbe essere in grado di recuperare quasi tutta l’acqua dai rifiuti per un futuro utilizzo. È un sistema autonomo e richiede solo l’accesso all’alimentazione, ai dati e alle interfacce per il raffreddamento ad aria. È stato progettato per essere semplice da usare.
Sierra Space ha affermato:
«Il dispositivo include un innovativo ossidatore catalitico (CatOx), che processa i composti organici volatili (VOC) e altri sottoprodotti gassosi, per mantenere un ambiente sicuro e sterile negli habitat spaziali. Il calore e la pressione compattano i rifiuti degli astronauti in solide piastrelle quadrate, che si comprimono a meno di un ottavo del volume originale dei rifiuti. Le piastrelle sono facili da immagazzinare, sicure da maneggiare e hanno il vantaggio aggiuntivo – e potenzialmente molto importante – di fornire un’ulteriore protezione dalle radiazioni».
Sierra Space si è aggiudicata il contratto nel 2023, nel gennaio 2024 ha completato la fase iniziale di progettazione e revisione, che è stata presentata alla NASA.
Sierra Space sta ora ultimando la fabbricazione, l’integrazione e il checkout dell’unità di terra del dispositivo Trash Compaction and Processing System (TCPS), sarà utilizzata per i test nelle valutazioni del sistema in corso.
Sierra Space sulla base del successo del progetto, si è aggiudicata un nuovo contratto per la costruzione di un’unità di volo, sarà lanciata e testata in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
La NASA ha dichiarato che, una volta testato sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), il dispositivo Trash Compaction and Processing System (TCPS) potrà essere utilizzato per le missioni di esplorazione spaziale, ovunque si generino rifiuti comuni che devono essere gestiti.