È dimostrato che il farmaco Masitinib inibisce il virus SARS-CoV-2

Il nuovo studio dell’Università di Chicago ha scoperto che il farmaco Masitinib può essere efficace nel trattamento del Covid-19. Il farmaco, che è stato sottoposto a diversi studi clinici per condizioni umane, ma non ha ancora ricevuto l’approvazione per trattare gli esseri umani, ha inibito la replicazione del virus SARS-CoV-2 in colture di cellule umane e in un modello murino, determinando carichi virali molto più bassi.
I ricercatori della UChicago’s Pritzker School of Molecular Engineering (PME), lavorando con i collaboratori dell’Argonne National Laboratory di tutto il mondo, hanno anche scoperto che il farmaco potrebbe essere efficace contro molti tipi di coronavirus e picornavirus (è il nome di un vasto gruppo di virus a RNA responsabili di numerose affezioni umane e degli animali, di dimensioni relativamente piccole 18-32 nm; due generi interessano la patologia umana: Enterovirus, comprendente tra gli altri il virus della poliomielite, e Rhinovirus, comprendente gli agenti etiologici delle più comuni forme di malattie virali delle vie aeree come il raffreddore).
È emerso che a causa del modo in cui inibisce la replicazione, il farmaco Masitinib ha anche dimostrato di rimanere efficace di fronte alle varianti di Covid-19.
Savas Tay, professore presso la Facoltà di Ingegneria Molecolare Pritzker, e l’Istituto di Genomica e biologia dei sistemi, presso l’Università di Chicago, ha guidato la ricerca pubblicata nella rivista Science, ha detto:
«Gli inibitori della proteasi principale della SARS-CoV-2, come il Masitinib, potrebbero essere un potenziale nuovo modo per trattare i pazienti Covid, soprattutto nelle prime fasi della malattia. Il Covid-19 sarà probabilmente con noi per molti anni, nuovi coronavirus continueranno a sorgere. Trovare farmaci esistenti che hanno proprietà antivirali può essere una parte essenziale del trattamento di queste malattie».

La corsa per trovare i trattamenti per il Covid-19
Savas Tay insieme a Nir Drayman, specializzato in virologia, nel marzo 2020 quando sono iniziati i lockdowns, hanno pensato a come potevano aiutare per cercare un trattamento migliore per la malattia. Hanno iniziato con lo screening di una libreria di 1.900 farmaci clinicamente sicuri contro il coronavirus umano OC43 che causa il comune raffreddore e può essere studiato in regolari condizioni di biosicurezza. Hanno usato colture cellulari per determinare l’effetto dei farmaci sull’infezione.
I due ricercatori hanno poi consegnato i 30 migliori candidati farmaci al professore di microbiologia Glenn Randall, che li ha testati in colture cellulari contro il virus SARS-CoV-2 presso il centro Howard Taylor Ricketts Laboratory, una struttura BSL-3 all’Argonne National Laboratory. Le misurazioni nel laboratorio ad alto contenimento hanno identificato 20 farmaci che inibiscono il virus SARS-CoV-2.
I candidati farmaci sono stati inviati anche ad altri collaboratori per testarli contro la proteasi 3CL, l’enzima dei coronavirus che permette loro di replicarsi all’interno di una cellula. Hanno rilevato che tra i candidati farmaci, il Masitinib ha completamente inibito l’enzima virale 3CL all’interno della cellula, un dato che è stato confermato dalla cristallografia a raggi X dal gruppo del Prof. Andrzej Jaochimaik ad Argonne. Il farmaco si lega specificamente al sito attivo della proteasi 3CL e inibisce l’ulteriore replicazione virale.
Nir Drayman ha detto:
«Questo ci ha dato una forte indicazione di come funziona il farmaco Masitinib, siamo diventati fiduciosi che ha una possibilità di funzionare negli esseri umani».
Il Masitinib attualmente anche se è approvato solo per trattare i tumori dei mastociti nei cani, è stato sottoposto a studi clinici umani per diverse malattie, tra cui il melanoma, il morbo di Alzheimer, la sclerosi multipla e l’asma. Ha dimostrato di essere sicuro negli esseri umani, ma provoca effetti collaterali, tra cui disturbi gastrointestinali ed edema, e potrebbe potenzialmente aumentare il rischio di malattie cardiache del paziente.

Farmaco efficace contro le varianti e altri virus
I ricercatori successivamente hanno lavorato con i colleghi dell’Università di Louisville per testare il farmaco in un modello di topo. Hanno scoperto che ha ridotto la carica virale del virus SARS-CoV-2 di oltre il 99% e ridotto i livelli di citochine infiammatorie nei topi.
I ricercatori in parallelo hanno anche iniziato a testare il farmaco in colture cellulari contro altri virus, hanno scoperto che era anche efficace contro i picornavirus, che includono l’epatite A, la poliomielite e i rinovirus che causano il comune raffreddore. L’hanno anche testato in colture cellulari contro tre varianti di SARS-CoV-2, Alpha, Beta e Gamma, hanno scoperto che funziona altrettanto bene contro di loro, poiché si lega alla proteasi e non alla superficie del virus.
Il team di ricercatori sta lavorando con AB Science la società farmaceutica che ha sviluppato il farmaco Masitinib per renderlo un antivirale ancora più efficace (AB Science dispone di una solida piattaforma per la scoperta di farmaci). Il Masitinib stesso potrebbe essere portato a studi clinici umani in futuro per testarlo come trattamento per il COVID-19.
Nir Drayman in conclusione ha detto:
«Il farmaco Masitinib ora ha il potenziale per essere un efficace antivirale, specialmente quando qualcuno è infettato per la prima volta e le proprietà antivirali del farmaco avranno il maggiore effetto; questo non è il primo focolaio di un nuovo coronavirus e non sarà l’ultimo. Oltre ai vaccini, dobbiamo avere a disposizione nuovi trattamenti per aiutare coloro che sono stati infettati».

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