Anne Cautain e Bernadette Touloumond, non possono più vivere nel mondo esterno, soffrono di insopportabili mal di testa e terribili bruciori, reazioni dovute a ipersensibilità alle radiazioni elettromagnetiche
Anne e Bernadette dopo aver provato diverse opzioni, hanno scelto una grotta, è diventato il loro ultimo rifugio.
La grotta si trova fuori dalla città di Beaumugne, ai margini dell’altopiano del Vercors, in Francia. Un cartello con la scritta “Cellulari vietati” è visibile sul fianco della collina.
Anne, cinquantadue anni, la prima a vivere nella grotta, questo è il suo terzo inverno, dice:
“Sono diventata sensibile a ogni tipo di onde elettromagnetiche generate dal Wi-Fi, telefoni cellulari o fili dell’alta tensione. Tutto è iniziato con le ustioni, non potevo vivere nel mio appartamento o al lavoro”
Anne, ex dipendente dell’Università di Nizza, è diventata allergica alla radiazione elettromagnetica nel gennaio 2009, quando la connessione internet Wi-Fi, è stata installata presso l’Università. Ha iniziato a cercare luoghi lontani da fili dell’alta tensione, antenne GSM e Wi-Fi, per un po’ ha trascorso le notti dormendo nella sua auto ferma in un parcheggio in periferia. Ben presto, la radiazione si è diffusa anche lì. La grotta è stata l’unica opzione.
Bernadette, sessantasei anni, poco dopo, ha raggiunto Anne in grotta, di volta in volta, ricevono altri visitatori allergici, arrivano per lo stesso motivo, sfuggire alle radiazioni.
Il rifugio in grotta ha migliorato l’esistenza delle due donne anche se rimpiangono maggiormente l’accesso all’aria aperta o alla luce del sole.
Le due donne per mantenere i piedi asciutti camminano su un paio di tavole, fogli di plastica sulla volta della grotta per proteggersi dall’umidità.
L’arredo della grotta comprende due letti per dormire, un tavolo con qualche candela. Non c’è riscaldamento né elettricità.
