Drammatiche immagini: zia bloccata nel traffico salva il nipote di pochi mesi con la respirazione a bocca a bocca (foto)

Il salvataggio di un bambino di pochi mesi ha emozionato e scosso gli automobilisti che si trovavano sulla trafficata Dolphin Expressway. Erano le 14:30 di giovedì 20 febbraio 2014, il traffico veicolare diretto a ovest improvvisamente è rimasto bloccato, a un certo punto, una donna urlando è uscita dalla sua auto con un bambino in braccio.
Pamela Rauseo, trentasette anni di West Kendall, rapidamente ha cercato di soccorrere suo nipote di cinque mesi Sebastian de la Cruz (era cianotico in arresto respiratorio). Rauseo intervistata dai giornalisti ha detto che in quel momento era in preda al panico, doveva far di tutto per non permettere che accadesse qualcosa al nipote: «Mia sorella lo affida alle mie cure perché ha fiducia in me».

Pamela Rauseo salva il nipote con la respirazione bocca a bocca (clicca la foto per vedere altre immagini)

I drammatici momenti del salvataggio (clicca la foto per vedere altre immagini)
Gli automobilisti erano rimasti bloccati nel traffico sulla strada statale 836 appena a est del 57th Avenue. Lucila Godoy, trentaquattro anni di Miami è stata la prima a intervenire, ha lasciato il suo bambino di tre anni nella sua auto per aiutare Pamela Rauseo a rianimare il nipote di cinque mesi (il piccolo nato prematuro aveva già avuto problemi respiratori).
Il documento fotografico è stato fornito da Heral Al Diaz fotografo di Miami, anche lui era rimasto bloccato nel traffico. Si trovava dietro la macchina di Pamela Rauseo, l’ha vista uscire velocemente dalla sua auto, ha detto:
«Ho visto una donna uscire dalla macchina che mi precedeva, urlava per il bambino che non respirava. Sono andato a cercare aiuto tra le macchine incolonnate. Tra le macchine ferme ho trovato l’aiuto di Amauris Bastidas, un poliziotto del dipartimento di Sweetwater. E’ corso subito per raggiungere il bambino in difficoltà: gli ha praticato una rianimazione cardiopolmonare mentre la zia del bambino continuava la respirazione a bocca a bocca. Ha detto: «Ho sollevato il bambino, l’ho spostato su e giù. Ha cominciato a respirare e piangere».
Poi il bambino nuovamente ha smesso di respirare. Pamela Rauseo, Lucila Godoy e l’agente Amauris Bastidas hanno freneticamente ripreso a praticare la rianimazione cardiopolmonare e la respirazione a bocca a bocca. In quel momento è arrivato ulteriore aiuto. Il capitano Anthony Trim e il tenente Alvaro Toñánez dell’unità dei vigili del fuoco di Miami-Dade, anche loro bloccati nel traffico, stavano tornando da una riunione. Sono usciti dalla loro macchina dopo aver ascoltato la chiamata di emergenza via radio.
Trim e Toñánez arrivati di corsa hanno trovato il piccolo Sebastian che stava respirando a malapena. Trim ha detto: «La zia ha consegnato il nipote a Toñánez. Lui ha fatto un veloce controllo per vedere se aveva le vie respiratorie libere».
Il mezzo di soccorso dei vigili del fuoco di Miami è arrivato dopo pochi istanti, velocemente ha portato il piccolo Sebastian all’unità pediatrica della Jackson Memorial Hospital. Giovedì sera il portavoce dell’ospedale ha detto che il bambino è in condizioni stabili.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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