Dispositivo portatile per misurare i livelli di inquinamento all’interno di abitazioni e aziende

La maggior parte delle persone sa che all’esterno esiste l’inquinamento atmosferico causato da automobili, camion e industrie, ma molti non sanno che la qualità dell’aria interna potrebbe essere peggiore di quella di una grande città.
Fino ad ora, non esisteva un modo semplice per misurare la qualità dell’aria interna considerando le dimensioni e la complessità dell’apparecchiatura (probabilmente riempirebbe un box auto e richiederebbe diversi scienziati per farla funzionare).
I ricercatori della York University hanno progettato un dispositivo portatile che potrebbe valutare i livelli di inquinamento all’interno di abitazioni e aziende. Lo studio è stato pubblicato nella rivista Environmental Science: Processes & Impacts.
Lo strumento per l’azoto reattivo totale (tNr), sviluppato da Trevor VandenBoer assistente professore dell’Università di York insieme a Leigh Crilley ex ricercatore postdottorato dell’Università di York, per misurare una varietà di sostanze chimiche che costituiscono l’inquinamento dell’aria interna, utilizza un forno che ha le dimensioni di una piccola libreria su ruote. I professionisti con una formazione simile a quella dei revisori energetici, in futuro potrebbero caricarlo su un carrello e fatto passare attraverso le porte di case e aziende per misurare le specie reattive dell’azoto nell’aria di una cucina, di una camera da letto o di un seminterrato.
Trevor VandenBoer ha affermato:
«Lo scopo di questo strumento è mirare alle emissioni che sappiamo provenire dalla cottura e dalla pulizia e che hanno un enorme impatto sulla qualità dell’aria interna, la cui gestione implica qualcosa di più del semplice utilizzo della cappa sopra la stufa a gas, soprattutto quando il tuo spazio è sigillato per l’inverno. Alcuni degli inquinanti, o specie reattive dell’azoto, non solo possono provenire da stufe, fornaci, caminetti o persino candele accese, ma anche dal cibo che cucini, come una bistecca o un trancio di pesce. La cottura può avere un grande impatto sul livello di inquinanti indoor, come ammoniaca e ammine».
L’uso di una stufa a gas, rispetto a una piastra elettrica, emetterebbe livelli molto più elevati di sostanze chimiche che si disperderebbero nell’aria, come acido nitroso in fase gassosa, nonché ossido di azoto e biossido di azoto.
I ricercatori hanno sottolineato che la pulizia, i materiali da costruzione e persino il respiro umano e le emissioni della pelle, possono essere altre fonti significative di inquinamento dell’aria interna; anche l’uso di prodotti per la pulizia, come il perossido di idrogeno e la candeggina, può creare emissioni elevate e portare significativamente a una peggiore qualità dell’aria.
Leigh Crilley ha detto:
«C’è bisogno di questo tipo di strumento per misurare la qualità dell’aria interna, soprattutto in considerazione dei danni alla salute associati agli alti livelli reattivi di ossidi di azoto. In genere, non esisteva un buon modo per misurare la qualità dell’aria interna della casa media, questo strumento potrebbe fornire un modo discreto per farlo».
I ricercatori hanno testato lo strumento per l’azoto reattivo totale (tNr) in una cucina commerciale, nota per il suo complesso ambiente interno con livelli di inquinanti in rapida evoluzione. Rispetto al metodo più passivo per testare l’inquinamento dell’aria interna, questo metodo è stato in grado di rilevare circa l’82% delle specie reattive dell’azoto.
Lo strumento sebbene non sia immediatamente disponibile per l’uso, in futuro si spera che possa fornire alle persone e alle aziende una buona comprensione dei loro livelli di inquinamento indoor in modo che possano adottare misure per affrontarlo.
L’idea di progettare le componenti open source dello strumento è venuta da uno studio precedente in cui i ricercatori hanno misurato la qualità dell’aria interna di una casa a New York, riscontrando livelli di inquinamento inaspettatamente elevati.
Trevor VandenBoer in conclusione ha affermato:
«Ci siamo resi conto che avevamo davvero bisogno di nuovi strumenti per studiare l’inquinamento in questi spazi. Ci sono ancora molte domande in sospeso, ad esempio, l’aria nel tuo spazio interno è sicura da respirare? Che cosa rende l’aria interna buona o cattiva? Potrebbero esserci cose semplici che potremmo fare? Sono queste le domande a cui i chimici atmosferici stanno appena iniziando a rivolgere la loro attenzione».

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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