Disoccupati in vetrina per catturare l’attenzione dei datori di lavoro

Recentemente la disoccupazione in Europa ha raggiunto livelli record. La Danimarca grazie al suo basso debito pubblico, anche se è stata al riparo dai problemi economici della zona euro, vede i suoi qualificati professionisti in difficoltà a ottenere un posto di lavoro.
Reputation Copenhagen, società di marketing danese, ha escogitato un modo ingegnoso per aiutare i disoccupati a farsi notare dai datori di lavoro, li ha messi in mostra in vetrina, come un prodotto commerciale.
Molti professionisti altamente qualificati, che vanno da ex amministratori delegati, avvocati ed esperti fiscali, in questo periodo nel mercato danese incontrano sempre più difficoltà a trovare un lavoro dignitoso. Alcuni hanno cercato lavoro per anni, hanno lasciato i loro curriculum a decine di società, senza mai ricevere una chiamata. Ora sono disposti a provare qualsiasi cosa, anche a mettersi in vetrina, sperando di farsi notare da qualcuno che ha bisogno dei loro servizi.

Alexander Peitersen, amministratore delegato di Reputation Copenaghen, ha avuto l’idea di utilizzare l’ufficio della sua società come una vetrina di richiamo per le molte aziende vicine che potrebbero essere interessate al talento esposto in vetrina. Ha organizzato lo spazio con una scrivania e la sedia, ha chiesto ai disoccupati di sedersi nella vetrina come fossero merci. Sembra una misura disperata, ma almeno funziona, secondo il sito web dell’agenzia, tre dei disoccupati che si sono messi in mostra nella loro vetrina, hanno ottenuto un lavoro in due giorni.
Hannibal Camel Holt, politologo disoccupato, intervistato dal Wall Street Journal, ha detto:
«Sono disposto a provare qualsiasi cosa perché nonostante le mie qualifiche e sei lingue parlate, negli ultimi quattro anni non ho trovato lavoro».
La geniale campagna si è dimostrata un successo per i professionisti disoccupati e per i cacciatori di teste. Reputation Copenhagen, per tenere il passo con la domanda ha esteso il periodo di altre due settimane. I rappresentanti delle aziende o professionisti interessati ai disoccupati in vetrina possono eseguire la scansione di un codice a barre QR per guardare una presentazione della persona seduta dietro la vetrina, controllare il loro profilo LinkedIn o entrare e fare una chiacchierata con loro.
Peitersen in conclusione ha detto:
«I responsabili delle risorse umane ogni giorno ricevono centinaia di richieste di lavoro, sembrano quasi identiche. Ho ritenuto necessario mettere in campo il pensiero creativo, come quello della vetrina, al fine di aumentare le probabilità di far trovare un impiego».
L’idea oltre le aziende interessate a trovare persone qualificate, ha attirato anche l’attenzione dei media sia locali sia internazionali.
Il concetto di utilizzare le persone reali in vetrina per attirare l’attenzione non è nuovo. E’ stato usato per anni nel distretto Red Lights di Amsterdam e proprio l’anno scorso come trovata pubblicitaria con l’apertura di una boutique con ragazzi in vetrina per conto del sito d’incontri AdopteUnMec (Adotta un ragazzo): online funziona come un supermercato virtuale, dove le donne possono “comprare” gli uomini facendoli cadere nel loro carrello della spesa.

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