Il digiuno rigenera il sistema immunitario danneggiato

La nuova ricerca dell’University of Southern California, ha scoperto che il digiuno distribuito in otto giorni nel corso dell’anno potrebbe aiutare a diventare più sani. Le persone sottoposte a trattamento di chemioterapia spesso subiscono danni al loro sistema immunitario, portando a complicazioni di salute. Problemi simili sono affrontati da chi subisce carenze autoimmuni come alcuni anziani, questi effetti potrebbero semplicemente essere trattati non mangiando.
Il digiuno di due, quattro giorni alla volta ogni sei mesi, induce le cellule staminali a risvegliarsi dal loro normale stato dormiente e iniziare a rigenerarsi. I ricercatori hanno scoperto che questa pratica di digiuno elimina le cellule danneggiate e quelle più vecchie, favorendo la nascita di nuove cellule, rinnovando efficacemente il sistema immunitario.
Il Prof. Valter Longo dell’University of Southern California (USC) Davis School of Gerontology, ha detto:
«Il corpo quando muore di fame, tenta di risparmiare energia, una delle cose che può fare per risparmiarla è di riciclare molte cellule immunitarie che non sono necessarie in particolare quelle che possono essere danneggiate».
Restare senza cibo per 48-96 ore condiziona il corpo umano a consumare depositi di grassi, glucosio (zucchero), e chetoni (creati quando i grassi sono ripartiti per l’energia), interessa anche i globuli bianchi malsani, i suoi elementi possono essere riutilizzati per la prossima generazione di cellule, il processo è simile al riciclaggio per il sistema immunitario.
Il sistema immunitario umano dopo un periodo di digiuno, quando i nutrienti cominciano a rifluire nel corpo, genera nuove cellule del sangue.
Tanya Dorff, assistente professore di medicina clinica presso l’USC Norris Comprehensive Cancer Center and Hospital ha detto:
«La chemioterapia mentre salva la vita, provoca un notevole danno collaterale al sistema immunitario. I risultati di questo studio suggeriscono che il digiuno può mitigare alcuni degli effetti dannosi della chemioterapia. Sono necessari altri studi clinici, ogni intervento così dietetico dovrebbe essere intrapreso soltanto sotto la guida di un medico».
Il Prof. Valter Longo in conclusione ha aggiunto:
«Non vi è alcuna prova che il digiuno possa essere pericoloso, mentre vi è una forte evidenza che è utile. Ho ricevuto email da centinaia di malati di cancro che hanno combinato la chemio con il digiuno, molti con l’assistenza degli oncologi. Finora la grande maggioranza ha riferito di ottimi benefici, in pochi hanno riscontrato alcuni effetti collaterali tra cui svenimento e un temporaneo aumento di markers epatici. Chiaramente dobbiamo ultimare gli studi clinici, la ricerca sembra molto promettente».

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