Difetti della cartilagine trattati con le cellule del setto nasale

I ricercatori presso l’Università e l’Ospedale Universitario di Basilea hanno evidenziato in un rapporto che le cellule prelevate dal setto nasale sono in grado di adattarsi all’ambiente del ginocchio e possono quindi riparare i difetti della cartilagine articolare. La capacità delle cellule cartilaginee nasali di autorinnovarsi e adattarsi all’ambiente comune è associata con l’espressione dei cosiddetti geni hox.
La rivista scientifica Science Translational Medicine ha pubblicato i risultati della ricerca unitamente alla relazione sui primi pazienti trattati. Le lesioni della cartilagine nelle articolazioni appaiono spesso nelle persone anziane a causa di processi degenerativi. Tuttavia, interessano regolarmente anche i giovani dopo infortuni e incidenti. Tali difetti sono difficili da riparare e spesso richiedono un complicato intervento chirurgico e tempi lunghi di riabilitazione. Ora una nuova possibilità di trattamento è stata presentata da un gruppo di ricerca guidato dal Ivan Martin, professore d’ingegneria dei tessuti, e il Prof. Marcel Jakob, responsabile di Traumatologia, del Dipartimento di Biomedicina presso l’Università e l’Ospedale Universitario di Basilea: le cellule della cartilagine nasale possono sostituire le cellule della cartilagine nelle articolazioni.
Le cellule cartilaginee dal setto nasale (condrociti nasali) dopo la loro espansione in coltura hanno una distinta capacità per generare un nuovo tessuto cartilagineo. I ricercatori in uno studio clinico in corso, finora hanno preso piccole biopsie (6 millimetri di diametro) dal setto nasale di sette pazienti su venticinque, di età inferiore ai cinquantacinque anni, poi hanno isolato le cellule della cartilagine. Hanno coltivato e moltiplicato le cellule poi le hanno applicate a un ponteggio al fine di progettare una cartilagine da innestare delle dimensioni di 30 x 40 millimetri. Poche settimane dopo hanno rimosso dalle ginocchia del paziente il tessuto della cartilagine per sostituirlo con la nuova cartilagine d’ingegneria tessutale ottenuta con le cellule della cartilagine nasale. I ricercatori di Basile in un precedente studio clinico condotto in collaborazione con i chirurghi plastici, utilizzando lo stesso metodo, recentemente hanno già ricostruito con successo le ali nasali affette da tumori.

Sorprendente adattamento
Gli scienziati sullo studio del primo autore Dott. Karoliina Pelttari erano particolarmente sorpresi dal fatto che nel modello animale con le capre, le cellule della cartilagine nasale impiantate, erano compatibili con il profilo del ginocchio, anche se i due tipi di cellule hanno origini diverse. Durante lo sviluppo embrionale, le cellule del setto nasale si sviluppano dallo strato neuroectodermico, che costituisce anche il sistema nervoso. La loro capacità di autorinnovamento è attribuita alla loro mancanza di espressione di alcuni Hox (in genetica dello sviluppo indica la forma abbreviata di Homeobox, un complesso di geni essenziali per lo sviluppo dello schema corporeo dei mammiferi). Al contrario, questi geni Hox sono espressi in cellule della cartilagine articolare che si formano nello strato mesoderma dell’embrione.
Il Prof. Ivan Martin Professore di Ingegneria dei Tessuti presso l’Istituto di ricerca chirurgica e Hospital Management, all’interno del Dipartimento di Biomedicina e il Dipartimento di Chirurgia dell’University Hospital di Basilea, ha detto:
«I risultati della ricerca di base e gli studi preclinici sulle proprietà delle cellule della cartilagine nasale e i conseguenti trapianti d’ingegneria hanno aperto la possibilità di indagare un innovativo trattamento clinico di danno cartilagineo.
In precedenza è già stato dimostrato che la capacità delle cellule nasali umane di crescere e formare nuova cartilagine si conserva con l’età. Ciò potrebbe significare che anche le persone anziane potrebbero beneficiare di questo nuovo metodo, così come i pazienti con grandi difetti della cartilagine.
L’obiettivo primario dello studio clinico in corso presso l’Ospedale Universitario di Basilea è di confermare la sicurezza e la fattibilità degli innesti di cartilagine ingegnerizzate da cellule nasali. L’efficacia clinica valutata fino ad ora è molto promettente“.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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