Curiosità sul sonno, dalla A alla zzz: perché Albert Einstein, dormiva in poltrona con la matita in mano? zzz

Un nuovo affascinante libro di Sean Coughlan, The Sleepyhead’s Bedside Companion“, rivela in modo bizzarro e divertente tutto ciò che c’è da sapere sulla storia, la cultura, il folklore, la lingua e la scienza del sonno.
Il sonno è una delle più piacevoli e misteriose attività della nostra vita. E’ necessario come l’aria, nutriente come il cibo. Il sonno nella nostra vita si è trasformato in una moderna ossessione, ciò di cui abbiamo bisogno più d’ogni altra cosa.

Sonno e personaggi famosi
Il primo ministro Winston Churchill andava a letto nel pomeriggio. Egli amava ripetere:
«Per essere più attivo, devo dormire tra il pranzo e la cena, togliere i vestiti, infilarmi tra le lenzuola nel letto. La siesta pomeridiana mi permette d’essere più brillante la sera, quando con moglie e amici ci riuniamo per una buona cena con ottimi vini».

Albert Einstein, altro patito del sonno, dormiva 11 ore a notte. Di giorno, aveva escogitato un sistema per sonnecchiare nelle sue pause di lavoro, si sedeva su una comoda poltrona con una matita in mano. La matita l’aiutava a non crollare in un sonno profondo, quando si appisolava, la matita scivolava via dalle sue dita, finiva a terra, il rumore lo svegliava, lui fresco come una rosa, tornava alla sua scrivania per continuare a lavorare.

I nostri avi a letto con le galline?
Andare a letto tardi la sera e dormire fino il mattino è una pratica adottata dalla cultura occidentale.
In precedenza, prima della rivoluzione industriale e l’arrivo della lampadina elettrica, non vi era un orario fisso dedicato al sonno, si dormiva lungo l’arco della giornata.
Gli storici riportano che nel medioevo, i nostri antenati s’alzavano all’alba per andare a lavorare nei campi; a pomeriggio inoltrato tornavano a casa per andare a dormire. Si svegliavano in prima serata, mangiavano e bevevano, poi, mezzi sbronzi, allo scoccare della mezzanotte tornavano a dormire, pronti per risvegliarsi in una nuova alba.

Di quanto sonno abbiamo bisogno?
La tipica risposta è tra sette e otto ore, ma, in realtà, questo varia molto da individuo ad individuo: un recente sondaggio ha rilevato che le donne mediamente dormono sette ore e 12 minuti, gli uomini per un periodo di sei ore e 45 minuti.
Attenzione, troppo sonno può essere nocivo (a proposito, Sleepyti me  ti dice a che ora andare a dormire per svegliarti carico d’energia – leggi qui).
Lo studio sulle abitudini del sonno di 10.000 dipendenti pubblici presso l’Università di Warwick, verificato dopo dieci anni, ha rilevato che meno di cinque ore di sonno a notte, aumentano la probabilità di morire a causa di problemi cardiovascolari.

Rimedi antichi e moderni contro l’insonnia
Ogni anno, in tutto il mondo, milioni di persone ricorrono ai sonniferi per combattere l’insonnia, nell’antichità, i Greci e gli Egiziani confidavano sull’oppio.  Nel Medio Evo, quando avevano bisogno di un po’ di sonno, avvicinavano alle narici una spugna imbevuta con liquido ottenuto con il giusquiamo, la mandragora, semi di lattuga e d’edera.
Ai giorni nostri, in Giappone, hanno inventato le sale concerto per dormire. Le persone insonni, pagano un biglietto per entrare in luoghi avvolti dalla penombra, locali dove non possono parlare con nessuno, non possono utilizzare il cellulare, devono solo accomodarsi in confortevoli poltrone reclinabili, ascoltare musica e cercare di addormentarsi.

A lume di naso, devo confermare, che il libro “The Sleepyhead’s Bedside Companion” è tutto meno che soporifero. La verve delle sue pagine tiene sveglio l’interesse su tutto quello che ruota attorno al sonno,  fornisce risposte a domande stravaganti come:
– perché diciamo “dormire come un ghiro“?;
– contare le pecore per addormentarsi è un lavoro?;
– quali sono i migliori posti letto?;
– chi ha inventato il pigiama?;
– i cani dormono così tanto, perché sbadigliano sempre?;
– quali sono i migliori film per dormire?;
– i bambini d’oggi, hanno meno sonno dei bambini di ieri?;
– l’ubriacatura favorisce od ostacola il sonno?.

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About Pino Silvestri

Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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2 thoughts on “Curiosità sul sonno, dalla A alla zzz: perché Albert Einstein, dormiva in poltrona con la matita in mano? zzz

  1. capuncione, vedo che è in ottima forma :-). Ciao, buona primavera anche a te*

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