Coronavirus: sviluppato filtro a membrana per mascherine N95, più efficiente e sostituibile

I ricercatori della King Abdullah University of Science and Technology (Kaust) in Arabia Saudita hanno sviluppato un filtro a membrana più efficiente, può essere applicato a una normale mascherina N95 e sostituito quando necessario. Il filtro ha una dimensione dei pori inferiore rispetto alle normali mascherine N95, potenzialmente può bloccare più particelle di virus.
La ricerca per il nuovo filtro a membrana è stata pubblicata nella rivista ACS Nano, i ricercatori hanno detto:
«Sebbene le mascherine N95 forniscano il più alto livello di protezione attualmente disponibile, hanno dei limiti, filtrano circa l’85% delle particelle più piccole di 300 nm. Il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa Covid-19 è nell’intervallo di dimensioni di 65-125 nanometri (nm), quindi alcune particelle di virus potrebbero superare il livello di protezione. La carenza mondiale della mascherina N95 ha costretto molti operatori sanitari a indossarla ripetutamente, anche se normalmente è progettata per un uso singolo, quindi deve essere smaltita subito dopo l’utilizzo di qualche ora».
Muhammad Mustafa Hussain e colleghi per aiutare a superare questi problemi, hanno voluto sviluppare una membrana che su una mascherina N95 filtra in modo più efficiente le particelle delle dimensioni di SARS-CoV-2 e che possa essere sostituita dopo ogni utilizzo. I ricercatori hanno prima sviluppato un modello poroso a base di silicio usando la litografia e l’incisione chimica. Hanno posizionato il modello su una pellicola di poliimmide, hanno usato un processo chiamato “attacco con ioni reattivi” per creare i pori nella membrana, con dimensioni comprese tra 5 e 55 nm.
I ricercatori hanno quindi rimosso la membrana e l’hanno applicata a una mascherina N95; per garantire che la membrana nanoporosa fosse traspirante, hanno misurato la velocità del flusso d’aria attraverso i pori. Hanno scoperto che per i pori più piccoli di 60 nm (più piccoli di SARS-CoV-2), per ottenere una buona traspirabilità, i pori dovevano essere posizionati ad un massimo di 330 nm l’uno dall’altro. La membrana idrofobica è anche autopulente, le goccioline scivolano via, impedendo ai pori di intasarsi con virus e altre particelle.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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