Clamorosa protesta dell'artista Alice Newstead

Agganciata agli ami conficcati nella sua schiena, nuota nell’aria, per protestare contro il taglio delle pinne degli squali

Alice Newstead, protesta a favore degli squali 
Alice Newstead

Alice Newstead ha compiuto il drastico gesto, durato 15 minuti, per protestare contro la pratica del finning (lo squalo catturato, issato a bordo del peschereccio, subisce il taglio delle pinne, spesso l’animale ancora vivo, così menomato, è ributtato in mare, destinato a morte certa).
I ristoranti cinesi, sono i principali utilizzatori di pinne di pescecane, principale ingrediente per preparare la famosa zuppa di pinne di  pescecane (shark fin soup), considerata una vera delicatezza culinaria.
Una folla di curiosi, raccolta davanti alla vetrina del negozio di cosmetici Lush, a Londrra, ha assistito alla protesta di Alice Newstead, 26 anni, appesa a ganci conficcati nel suo corpo. L’artista ha detto:
"Sto facendo questo per protestare contro la pratica del finning. La domanda di zuppa di pinne ha drasticamente ridotto la popolazione degli squali" (dal 1970, diverse specie sono state ridotte di oltre il 90 per cento).
Alice Newstead, ha aggiunto:
"Essere appesa dal torace è più doloroso e limita la respirazione, i ganci inseriti nella schiena sono più sopportabili. Mi sono affidata ad un gruppo chiamato  "Costante elevazione", specializzato con i ganci inseriti nella pelle delle persone, sanno quello che fanno per garantire il massimo della sicurezza".
Liberamente tradotto da China Daily
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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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