Chernobyl nuova scoperta: gli antiossidanti aiutano il corpo ad adattarsi alle radiazioni

La ricerca sugli uccelli che vivono nei pressi della zona del disastro nucleare di Chernobyl aggiunge nuova prova che gli antiossidanti sono in grado di proteggere il corpo dai danni da radiazione. Lo studio è stato pubblicato il 24 aprile 2014 sulla rivista Ecology Functional.
Il tracollo, l’esplosione e incendio alla centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina il 26 aprile 1986 è stato, al momento, il peggior disastro nucleare civile che il mondo avesse mai visto (oggi, gli scienziati sono divisi su quale dei disastri di Chernobyl e di Fukushima sia stato il peggiore). Il disastro di Chernobyl ha ampiamente contaminato con radiazioni la zona circostante, portando il governo sovietico a evacuare definitivamente un’area di tre chilometri attorno alla centrale. Gli effetti negativi della radioattività in corso nella regione sono stati ben documentati, compreso i cambiamenti in abbondanza, la distribuzione, la storia di vita e i tassi di mutazione di molte specie. Gli uccelli della zona hanno cervelli più piccoli del solito, sono più inclini a cataratta. La radiazione sembra stia impedendo a insetti e microbi la normale attività di decompositori. L’assenza di esseri umani ha portato anche ad aumentare la diversità biologica, con molte piante rare e uccelli ritornare alla regione, così come lupi e cinghiali visti vagare per le strade di una città abbandonata.

Adattamento e antiossidanti
Il nuovo studio ha cercato di determinare se tutte le specie di uccelli erano state in grado di adattarsi ai livelli elevati di radiazioni nella zona di esclusione di Chernobyl. Studi di laboratorio hanno dimostrato che, nel tempo, molti organismi sono in grado di adattarsi a basse dosi di radiazioni, rendendosi meno suscettibile ai danni causati da successive dosi elevate. Gran parte dei danni da esposizione a radiazioni avviene perché le radiazioni ionizzanti porta alla produzione di radicali liberi, che a loro volta all’interno del corpo ossidano le cellule e il DNA. La presenza di antiossidanti all’interno del corpo, tuttavia, può neutralizzare i radicali liberi prima che possano fare danni.
I ricercatori per vedere se gli uccelli selvatici sono stati in grado di aumentare i livelli di antiossidanti per ridurre danni da radiazioni, hanno catturato 152 uccelli di 16 specie in otto siti in giro per la zona di esclusione di Chernobyl. Prima di liberarli hanno preso campioni di sangue e piume, hanno anche misurato i livelli di fondo di radiazione in ogni sito. I campioni di sangue sono stati testati per il danno al DNA, stress ossidativo e livelli della chiave glutatione antiossidante. I campioni di piume sono stati testati per i livelli della feomelanina ed eumelanina per i pigmenti di melanina. L’organismo ha bisogno di livelli molto più elevati di antiossidanti per la produzione di feomelanina di quanto non faccia per la produzione di eumelanina.

Sangue ricco di antiossidanti è protetto
I ricercatori hanno scoperto che gli uccelli nelle aree di radiazioni più elevate in realtà avevano più alti livelli di antiossidanti con meno danni al DNA e meno stress ossidativo di uccelli presenti nelle aree di radiazioni più basse. E’ emerso che elevati livelli di radiazione abbiano indotto i corpi degli uccelli ad adattarsi meglio aumentando i livelli antiossidanti e quindi proteggendoli meglio dalla radiazione. I ricercatori hanno anche scoperto che due specie di uccelli, le cinciallegre (Parus major) e le rondini (Hirundo rustica), in realtà hanno fatto peggio in zone ad alta radiazione. In particolare, queste erano le specie che nelle loro piume avevano livelli più elevati di feomelanina. Ciò suggerisce che gli uccelli con più necessità di avere gli antiossidanti per i pigmenti delle loro piume, ne avevano meno disponibili per proteggere i loro corpi dagli effetti dannosi delle radiazioni.
I ricercatori hanno detto:
«Lo studio non significa che l’esposizione a radiazioni è una buona cosa, a Chernobyl gli effetti di radiazioni sulle popolazioni di organismi e in particolare per gli uccelli, complessivamente sono stati negativi. Ciò che è emerso è che il corpo cerca di proteggersi dalle radiazioni, gli antiossidanti sono uno dei principali strumenti che utilizza per farlo».

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