Che cosa mangiava Michelangelo? Ecco il suo eccezionale manoscritto con la lista della spesa (foto)

Ammettete di avere un momento difficile quando dovete annotare la lista della spesa? La scrivete a mano su un foglietto di carta? Se non è così preferite utilizzare un notebook dedicato, il computer, il cellulare, altri dispositivi, più specifici?
Michelangelo scultore, pittore, architetto, poeta e ingegnere, ha vissuto a cavallo del quindicesimo e sedicesimo secolo nel periodo dell’Alto Rinascimento italiano, il problema della spesa l’ha affrontato in modo meno complicato, doveva solo incaricare i suoi servitori per andare al mercato e acquistare ciò che gli serviva.
Oggi un aiuto mnemonico sull’attività di questo prolifico genio lo possiamo trovare in alcuni dei suoi documenti, non capita tutti i giorni di vedere documentata anche una lista della spesa scritta a mano da Michelangelo (clicca l’immagine per ingrandire).

Lista della spesa di Michelangelo piccola
Perché il genio di Michelangelo, come si può vedere nell’immagine, ha aggiunto (con la pratica precisione di un artigiano e il suggestivo talento di un artista) i disegni accanto alle scritte?
John Updike (romanziere americano, poeta, scrittore di racconti, critico d’arte e critico letterario), una volta ha scritto che “l’eccellenza nelle grandi cose si fonda sull’eccellenza del piccolo“. L’osservazione idealmente ci rimanda ai numerosi grandi successi di Michelangelo, dalla Pietà al David, al Giudizio Universale, alla Basilica di San Pietro, per metterli a confronto con l’eccellenza del piccolo come l’umile ma sorprendente lista con la carrellata d’ingredienti per un pasto, dello stesso tipo di quelli che ognuno di noi regolarmente annota sulla propria lista della spesa.
Tornando alla domanda sul perché dei disegni di Michelangelo inseriti nella lista della spesa, la risposta è: “Perché il servo che stava mandando al mercato era analfabeta“. L’ha scritto Steve Duinil sul suo sito Oregonlive in una recensione di uno spettacolo alla Seattle Art Museum:
«Michelangelo ha illustrato la lista della spesa con affrettata (e tanto più squisita) caricatura a penna, ha disegnato un’aringa, tortelli, due zuppe di finocchio, quattro acciughe e un piccolo quarto di vino grezzo».
Come possiamo vedere, Michelangelo il grande uomo del Rinascimento non solo ha perseguito una varietà d’interessi, ha applicato la sua maestria anche per le attività insolite e mondane. Il che, naturalmente, rende il mondano insolito.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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