Cannavaro racconta una notte di follie: ho dormito con la Coppa.

DUISBURG – Altro che Mondiali del ’90, Edoardo Bennato e Gianna Nannini. Quella di ieri sì che è stata una notte magica. Una lunga notte iniziata sul prato dell’Olympiastadion di Berlino, proseguita negli spogliatoi e poi terminata quando era ormai giorno nell’albergo della Nazionale a Duisburg. Quando all’una arriva a Casa Azzurri per la sua prima conferenza stampa da campione del mondo, Fabio Cannavaro ha addosso solo poche ore di sonno. "E’ stata una notte fantastica – racconta il capitano mentre accarezza la copia della coppa dorata sistemata davanti a lui – mi è sembrato di vivere un sogno. Nello spogliatoio abbiamo bagnato il presidente Napolitano, ma lui era entusiasta, ha ballato… beh forse ballato no, ma ha cantato con noi, era davvero euforico. Siamo stati contenti della sua visita, è una persona eccezionale, con noi ha usato poche parole ma molto siginificative, sia la mattina che dopo la partita".
"A notte fonda, quando siamo arrivati in albergo – ricorda ancora Cannavaro – c’era tanta gente, tantissimo entusiasmo, ci siamo affacciati dal balcone per salutare tutti, era giusto così. Poi abbiamo mangiato, ballato, cantato e c’è anche qualcuno che si è buttato nel laghetto dell’hotel. Vincere un Mondiale dà sensazioni uniche, non tutti ci possono riuscire, ma noi ci siamo riusciti e non è semplice". Dopo la lunghissima baldoria, alla fine il capitano è andato a dormire. "Mi sono portato la coppa a letto insieme a mio figlio Christian, quello di 7 anni – prosegue il difensore azzurro – glielo avevo promesso. Si è addormantato prima che arrivassi, ma quando si è svegliato ha visto la coppa e mi ha fatto un sorriso che mi ha detto tutto".
Ora Cannavaro e la Nazionale che ha trionfato in Germania sono nella storia, ma il capitano si inchina ancora un volta davanti alla grandezza degli azzurri dell’82. "Non credo proprio che a Coverciano toglieranno la loro foto per mettere la nostra – dice – ci sarà anche la nostra, accanto alla loro, perché restano dei miti, ma non sono più soli, sono in buona compagnia". "Loro – prosegue – forse erano più tecnici, ma la fame di vittoria che avevamo noi non ce l’ha nessuno". Lo scandalo del calcio non c’entra. "A Firenze, è vero, abbiamo passato una settimana difficile e ci è servita per essere uniti e compatti, ma non credo – sottolinea ancora il capitano – che la vittoria sia dipesa da quello, spero non serva un altro scandalo per farci tornare a vincere". "Il Mondiale – prosegue – è un’esperienza che ti porterai sempre dentro, ma non c’è un ricordo in particolare, ci sono tutti i 35 giorni vissuti sempre insieme, con la sensazione di euforia che cresceva di partita in partita, la sensazione è quella di aver vissuto un sogno, non c’è mai stato un momento brutto".
Eppure, la vittoria a un certo punto è apparsa in bilico a molti, soprattutto quando è iniziato il rito dei rigori, legato per i colori azzurri a ricordi dolorosi. "Ma io ero tranquillo – racconta ancora Cannavaro – sapevo che avevamo in campo molti specialisti, erano tutti sereni, e poi contavo su Buffon, ha sempre fatto bene e ero convinto che ne avrebbe parato qualcuno". "Invece – aggiunge scherzando – non ne ha preso neppure uno e alla fine gliel’ho detto. Prima che iniziassero gli avevo spruzzato anche dell’acqua per sdrammatizzare, perché lo vedevo teso, e lui mi ha sorriso".
Cannavaro infine parla del suo futuro, ma con una sola certezza. Alla Juventus e ai suoi problemi spiega di voler iniziare a pensare solo tra qualche giorno, ma alla Nazionale ci tiene e non intende lasciarla come hanno annunciato molti campioni di questo Mondiale. "Dire di no all’azzurro – risponde – è difficile, io sarò sempre a disposizione del mister". Resta il dubbio su chi sarà il ct dell’Italia: il sospetto che Lippi voglia lasciare malgrado la vittoria è molto forte. "Noi – racconta Cannavaro – negli spogliatoi gli cantavamo ‘Lippi resta con noi’, ma lui non ci ha detto nulla sul suo futuro".
Fonte: Valerio Gualerzi per Repubblica.it

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3 thoughts on “Cannavaro racconta una notte di follie: ho dormito con la Coppa.

  1. … alla Juve penseremo tra qualche giorno, ma ci dovremo pensare:(

    Quel che è giusto, è giusto. Questi mondiali hanno un sapore

    dolce-amaro per molti tifosi. Baciotto*

  2. Grazia, purtroppo sono solo i tifosi a soffrire per le malefatte di altri: giocatori e dirigenti alzano i tacchi e trovano altre sistemazioni (v. Capello). Baciotto*

  3. Vero, hai ragione. E che sistemazioni si trovano loro!!! Alla fine, solo noi tifosi ci rimettiamo.

    Baciotto*

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